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Abbazia di Santa Maria di Pulsano, un luogo solitario custodito tra le alture

Nel Gargano, custodita tra le alture, sorge l’Abbazia di Santa Maria di Pulsano, un luogo solitario e suggestivo non molto lontano da Monte Sant’Angelo. Visitare questa particolare abbazia è sicuramente un’esperienza da non perdere per poter ammirare da vicino la bellezza di questi luoghi a pochi passi da noi e poter immaginare la particolare vita degli eremiti.

Edificata nel 591 sui resti di un antico edificio pagano, l’abbazia che si sviluppa sul Gargano appare ancora oggi cinta da possenti mura perimetrali e circondata da numerosi eremi. Il comlesso dell’Abbazia di Santa Maria di Pulsano venne realizzato sul colle di Pulsano per opera di San Gregorio Magno (al quale è dedicato anche uno dei diversi eremi presenti – il più antico).

Crediti foto: Michele Rinaldi

Da fonti storiche sappiamo che nel 1177 fu ultimata la costruzione della chiesa abbaziale dedicata alla Santa Madre di Dio, il cui altare, sotto il quale furono poste le spoglie di san Giovanni da Matera, abate morto nel 1139, fu consacrato dal papa Alessandro III in pellegrinaggio sul Gargano.

Successivamente, nel XV secolo, furono i celestini a prendersi cura dell’abbazia che ancora oggi svetta su uno sperone roccioso del promontoro garganico che sovrasta austero il Golfo di Manfredonia.

Crediti foto: Michele Rinaldi

L’Abbazia di Santa Maria di Pulsano e i suoi eremi

Costruita secondo l’ordine romanico la chiesa fu ricavata da una grotta naturale suggestiva. Secondo la tradizione, l’abbazia venne costruita nel sito in cui un tempo sorgeva un antico tempio dell’indovino Calcante. All’esterno dell’abbazia è ancora visibile parte di una fontana, considerata un fonte battesimale, che venne costruita per il ristoro dei numerosi pellegrini che visitivano ogni anno la valle degli eremi.

Sempre all’esterno è possibile notare, infatti, numerosi e caratteristici eremi, spesso accessibili solo attraverso scalette e corde che circondano il luogo. Per ora ne sono stati censiti 24. Tutti gli eremi presenti costituivano una sorta di villaggio per gli eremiti, questi luoghi, infatti, erano dedicati alla vita comunitaria e al lavoro collettivo.

Crediti foto: Michele Rinaldi

Il più antico luogo di eremitaggio del complesso di Pulsano si pensa possa essere l’Eremo di San Gregorio, un affascinante luogo dedicato a San Gregorio Magno. Usato come stalla dai pastori del Gargano, è stato poi ripulito e rappresenta un particolare luogo di preghiera e meditazione.

Diversi eremi si trovano in luoghi davvero inaccessibili e difficili da raggiungere. Tutti gli eremi sono collegati tra loro da una rete di sentieri e scalinate e da una vera e propria rete idrica di canali scavati nella roccia per convogliare le acque. La location di cui vi stiamo parlando è davvero molto suggestiva, avvolta in un silenzio pacifico e sicuramente misterioso. Gli Eremi di Pulsano, nel 2010, sono stati eletti Luogo del cuore FAI con ben 34.118 segnalazioni.

Annarita Correra

Mi chiamo Annarita Correra, ho 28 anni, sono una giornalista pubblicista, una copywriter, content creator e cantastorie. Credo che la bellezza salverà il mondo e per questo la cerco e la inseguo nella mia terra, la più bella del mondo. L’amore per la letteratura mi ha portato a conseguire la laurea triennale in Lettere Moderne e quella magistrale in Filologia Moderna. Ho collaborato con riviste online culturali, raccontando con interviste e reportage le bellezze pugliesi. La mia avventura con Foggia Reporter é iniziata cinque anni fa. Da due anni curo la linea editoriale del giornale, cercando di raccontare la città e la sua provincia in modo inedito, dando voce e spazio alla cultura e alle nostre radici. Scrivo e creo contenuti digitali, gestisco la pagina Instagram del giornale raccogliendo e raccontando le immagini più belle delle nostra terra.

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