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Book Reporter #8: Disintossichiamoci dal Piccolo Principe con l’autore di Lercio Adelmo Monachese

Con l’autunno e i maglioni caldi torna anche Book Reporter, la rubrica di Foggia Reporter dedicata ai libri. Recensiamo un libro al mese, cercando di incuriosirvi il più possibile e di raccontarvi a nostro modo il mese attraverso la lettura di un libro da noi scelto. Questo progetto si svolge in collaborazione con la libreria Kublai – Libri. Cibi. Incontri di Lucera. Che siate o meno assidui frequentatori di librerie o biblioteche lasciatevi trasportare dalla curiosità e dal piacere di conoscere, pagina dopo pagina, storie sempre diverse.

Domani staccheremo il mese di novembre dal nostro calendario e forse già un po’ ne sentiamo la mancanza. Le atmosfere un po’ romantiche e un po’ tetre autunnali alla Notting Hill stanno per far posto a quelle invernali dal freddo pungente e alle serate passate a giocare a tombola con amici e parenti, addentando panettoni davanti all’ennesimo film natalizio. E così, le zucche, le castagne e le mille foto fatte al foliage arancione scompaiono, via, puff, come se per questo mese fossero state in una bolla di sapone che ora il mese di dicembre, freddo e pungente come uno spillo, fa scoppiare. La nostra testa inizia a pensare all’albero di Natale da addobbare, alla musica degli zampognari che inonderà le strade, ai quintali di dolci che mangeremo e alla disperata ricerca dei regali da fare.

Tra qualche giorno le librerie saranno prese d’assalto e questo è un bene perchè ciò significa che in Italia c’è ancora chi ama regalare libri, donare storie che qualcuno ha  scritto, per far felice un amico o un parente. Questo Natale quale sarà il libro che verrà scartato di più?

Negli ultimi anni, più precisamente dal gennaio del 2015 da quando sono scaduti i diritti d’autore, il capolavoro indiscusso dello scrittore francese Antoine de Saint-Exupéry, Il piccolo principe, ha riempito tutti gli scaffali delle librerie che, ormai sature del piccolo omino dai capelli dorati, ce l’hanno propinato sotto ogni forma. Pubblicazioni a fumetti, pop up, versioni in 3D, magliette con le stampe del principino spaziale e della volpe saggia, penne, matite, quaderni, poster, audiolibri e infine anche il film d’animazione uscito in tutte le sale cinematografiche italiane lo scorso gennaio.

“Per ogni fine c’è un nuovo inizio”

Alzi la mano chi non ha mai pensato in questi ultimi anni di tatuarsi questa frase tratta dal libro “maledetto”, così come lo definisce l’attore  premio Oscar Matthew McConaughey, protagonista surreale dell’ultimo libro della penna foggiana del sito satirico Lercio, Adelmo Monachese. Attentato al Piccolo Principe – Un’indagine per True Detective è un immaginario schiaffo parodico, dissacrante e irriverente a tutti quelli che si sono lasciati prendere un po’ troppo la mano dalle avventure narrate da de Saint-Exupéry nel lontano ’43.

Adelmo Monachese, oltre ad essere uno degli autori del sito ironico più conosiciuto in Italia, Lecio.it appunto, collabora inoltre con Libreriamo.it e Coolclub.it. Ha scritto dal 2014 al 2016 su Libero Veleno, l’inserto satirico domenicale del quotidiano Libero. Quest’anno è in libreria con due libri Lercio – Lo sporco che fa notizia (Shockdom edizioni, 2017) e il suddetto Attentato al Piccolo Principe (Les Flaneurs edizioni, Settembre 2017) che andrà persino in scena nell’inverno 2017 ad opera della Piccola Compagnia Impertinente di Foggia.

Una vera e propria denuncia al conformismo culturale dei nostri tempi, senza mezzi termini, fatta con termini nudi, crudi e diretti, rivolta a chi abusa del Piccolo Principe e lo strumentalizza sui social, citando qua e là frasi estrapolate dal testo per accaparrarsi qualche like. Monachese schernisce con la sua parodia quei lettori che sembrano essersi fermati ai racconti infantili del principino e che vivono in una specie di limbo preadolescenziale, rifiutando di crescere.

Il protagonista dell’autore francese, nel nostro libro, assume le sembianze di un disperato Matthew McConaughey che a sua volta crede di vestire ancora i panni del detective Rust Cohle, il personaggio che interpreta nella nota serie tv True Detective, e si ostina a portare avanti un’indagine per ritrovare la donna di cui si è innamorato e che ha tatuata sulla pelle una rosa, indelebile segno di quel libro che tanto detesta e che a suo dire “rincoglionisce” e deve assolutamente essere fermato.

La spalla del Piccolo Principe è l’aviatore che si è smarrito nel deserto, mentre nella nostra parodia è un tassista romano che è rimasto in panne nel deserto romano della notte di capodanno. L’autore, attraverso gli occhi e le parole del tassista, ci racconta passo dopo passo, con una narrazione incalzante e serrata, il nostro mondo, la nostra quotidianeità fatta di superficialità ed infantilismo.

Nel suo divagare nella clinica psichiatrica in cui è rinchiuso, Matthew incontra diversi personaggi, tra i quali riconosciamo il giornalista napoletano Roberto Saviano e l’ex direttore di Tg4 Emilio Fede, descritti con una penna beffarda.

“Il pianeta Terra – gli rispose -. Su TripAdvisor ne parlano molto, alcuni bene, altri malissimo, certi si augurano di non tornarci più per il prossimo viaggio, ma non recensiscono altro che il pianeta Terra. E poi ci vivono donne estremamente belle. Pensa che ogin anno il concorso di miss Universo viene vinto da una terrestre. Ed è un concorso rigoroso, imparziale, i diritti ce li ha uno che è del tutto fuori dal mondo come Donald Trump”

Monachese prende di mira, con il suo ultimo prodotto editoriale, proprio la Terra, o meglio l’Italia, con le sue contraddizioni, con il suo conformismo culturale e con i suoi poteri forti. La stessa copertina del libro ci può far riflettere molto sul significato intrinseco di queste 115 pagine imbevute di sarcasmo. Su una sfera, un omino dai capelli biondi coltiva con serenità e pazienza la sua grande e bellissima rosa dai toni pastello che spunta dal terreno, ma se capovolgiamo quella sfera troviamo un mondo grigio dominato da fabbriche e smog, una sorta di “Sottosopra” per dirla alla Stranger Things. Un mondo capovolto quello descritto dal pugliese di Lercio, così come è stravolta la storia del principino e del pilota di aerei, che si mescola a fatti di cronaca, a personaggi nostrani e a fatti culturali dei nostri tempi, attraverso un’analisi sfacciata, ironica e che fa anche un po’ riflettere.

 

 

 

 

Annarita Correra

Mi chiamo Annarita Correra, ho 28 anni, sono una giornalista pubblicista, una copywriter, content creator e cantastorie. Credo che la bellezza salverà il mondo e per questo la cerco e la inseguo nella mia terra, la più bella del mondo. L’amore per la letteratura mi ha portato a conseguire la laurea triennale in Lettere Moderne e quella magistrale in Filologia Moderna. Ho collaborato con riviste online culturali, raccontando con interviste e reportage le bellezze pugliesi. La mia avventura con Foggia Reporter é iniziata cinque anni fa. Da due anni curo la linea editoriale del giornale, cercando di raccontare la città e la sua provincia in modo inedito, dando voce e spazio alla cultura e alle nostre radici. Scrivo e creo contenuti digitali, gestisco la pagina Instagram del giornale raccogliendo e raccontando le immagini più belle delle nostra terra.

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