Borgo Mezzanone, entro agosto 130 moduli abitativi per i migranti

È uno dei punti del piano stabilito ieri dal Prefetto di Foggia Maurizio Valiante

Accelerare il posizionamento di 130 moduli abitativi entro agosto per dare risposte a 430 lavoratori rimasti senza un tetto o che vivono maggiori condizioni di disagio. È questo uno degli impegni assunto dal Prefetto di Foggia, Maurizio Valiante, nell’incontro avuto con le delegazioni di Cgil e Flai nazionali e provinciali a margine del sit in di protesta organizzato dai lavoratori stranieri che risiedono nel villaggio sorto sull’ex pista di Borgo Mezzanone, a dieci chilometri dal capoluogo e ricadente nell’agro di Manfredonia.

La protesta dopo i due incendi che hanno colpito l’accampamento a distanza di pochi giorni, anche a causa delle altissime temperature registrate in Capitanata, che solo per puro caso non ha fatto vittime ma ha lasciato centinaia di lavoratori senza più un ricovero per quanto di fortuna. E i ritardi nelle risposte pure assicurate da parte delle istituzioni. All’incontro con il Prefetto hanno partecipato il segretario generale della Flai nazionale, Giovanni Mininni, il segretario provinciale della Cgil, Maurizio Carmeno, il coordinatore del Dipartimento Immigrazione della Flai nazionale, Jean Renè Bilongo, i segretari regionali e provinciali della Flai, Antonio Gagliardi e Giovanni Tarantella, Emanuela Mitola della segreteria Flai Foggia e due lavoratori del ghetto.

“C’è l’impegno a velocizzare l’intervento, con richieste alla Regione anche di lavori da predisporre nell’area – spiegano Carmeno e Tarantella all’indomani della mobilitazione. Siamo all’inizio del mese e non vorremmo che entro agosto si traduca nella fine del mese, ci sono risposte da dare a lavoratori che vivono già normalmente condizioni fortemente disagiate di alloggio. A settembre ci è stato garantito che si aggiungeranno altre 150 unità abitative per dare risposta ad ulteriori 450 lavoratori”.

Sempre durante l’incontro i sindacati hanno appreso “della disponibilità di un finanziamento di 3 milioni, destinatario l’Ente Provincia, per interventi di bonifica dell’area dell’ex pista. 1,5 milioni sarebbero già spendibili per ripulire l’area da depositi di rifiuti e scarti di lavorazioni edili, che inquinano l’aria e l’ambiente. In tal senso abbiamo chiesto un incontro urgente a Palazzo Dogana per avere riscontri circa gli interventi”.

Quanto al problema relativo ai documenti persi a causa degli incendi, fondamentali per la presenza dei lavoratori stranieri, “c’è stata anche in questo caso la disponibilità della Prefettura a intercedere per lo snellimento delle pratiche”. Infine, Cgil e Flai hanno chiesto al Prefetto di vigilare sul buon uso delle risorse derivanti dal Pnrr per il superamento degli insediamenti informali dei lavoratori stranieri. “Per noi questi interventi servono solo a dare risposte immediate a un disagio – ricordano Carmeno e Tarantella. L’obiettivo deve essere la cancellazione dalle mappe di questi luoghi attraversati da criminalità e caporalato imperversano. Per Borgo Mezzanone vi sono oltre 50 milioni di euro per costruire soluzioni di accoglienza dignitose, e non sappiamo che strada ha inteso proseguire il Comune di Manfredonia che ha il compito di predisporre le progettualità. Dal dottor Valiante è arrivata la garanzia a vigilare sullo stato di attuazione della misura e di attivarsi per favorire il dialogo sociale. Da parte nostra saremo ben attenti a che tutti gli impegni vengano mantenuti. Lo dobbiamo a tanti uomini e donne che con il loro lavoro contribuiscono alla ricchezza del nostro settore primario”.

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