Attualità

Al Covo del Gusto una cena al buio

Associazione enogastronomica con partita iva e gestita in ambito familiare, il Covo del Gusto ( San Giusto, Lucera ), è nato da una provocazione tra Tiziana e Alfredo, rispettivamente titolare e proprietario.

Già seguaci di un genere di cucina tradizionale rivista ed elaborata, sono anche stati protagonisti di un progetto con “L’Associazione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti”: “Cena al buio”. Anche questa idea è frutto di una provocazione per Tiziana e Alfredo, ma è il figlio, nonché cuoco, Mario Terlizzi, a studiare il menù per la serata, articolato in 3 assaggi di antipasti in un unico piatto: ravioloni con burrata e stracciatella e lime come ripieno, con velata di zucca e speck come prima portata, seguita da un filetto di maialino nero con glass di porcini e granella di pistacchio e terminata con un babbà con il fondo di crema alla vaniglia ( in ricordo della nonna ).

“Riuscire, in cinque minuti, a capire il perimetro di una sala ed individuare i tavoli, come sparecchiare, come camminare in mezzo alla gente senza urtarla non è facile” confida Alfredo a Foggia Reporter, in un moto di orgoglio per il progetto realizzato “Una bella esperienza sia a livello emotivo che lavorativo”.

“ E’ importante dare la giusta importanza anche a chi ci ha permessi di portare, nel nostro locale, questa cena al buio. Ringraziamo, dal profondo del cuore, il Presidente dell’associazione Franco de Feo, Silvia Romantini e Maria Del Viscio in quanto promotrici dell’iniziativa e Ilaria Terlizzi, sorella di Mario e presenza fondamentale in sala” prosegue Alfredo Terlizzi. Il “Covo del gusto”, quindi, organizza cene a tema; ma, agli effetti pratici, com’è possibile concordarne una? “ Bisogna scriverci tramite Facebook e chiedere un incontro.

Per noi la cucina è qualcosa di estremamente positivo e personale, ci permette di rimanere in comunione con la famiglia e i valori di una volta. E’ essenziale guardare negli occhi le persone e capire cosa vogliono davvero realizzare nel nostro locale” confida Tiziana, specificando anche che “ Il tema varia in base alle stagioni. Un esempio, è la nostra pizza con le rape, tra le nostre pizze speciali.

Nel periodo estivo, non ci saranno più le rape. Rimarrà lo stesso nome, certo, ma verranno utilizzati prodotti diversi e freschi di stagione”. In funzione di un futuro prossimo, si sta già pensando ad una prossima cena con l’ “Associazione italiana ciechi ed ipovedenti”, nella speranza di rendere ancora più intensa l’esperienza proposta al loro pubblico. E, come dice Alfredo Terlizzi, “Quando si sta a tavola, non si sta per poter fare un consumo eccessivo di cibo, ma per gustarlo e stare insieme”.

A cura di Carlotta Casolaro

Redazione

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