'Il bosco, le sue creature e sapori d'Autunno': a Faeto una festa imperdibile

Faeto – Sabato 2 novembre 2019 Faeto (FG), isola linguistica francoprovenzale, si tinge a festa per la 1^ edizione de”Il bosco, le sue creature e sapori d’Autunno“.
Una giornata pensata da un intraprendente gruppo di volontari legati all’Associazione Amis de l’Ufis e all’Associazione Corale Nuova Provenza, al fine di riscoprire i colori e i sapori della stagione autunnale.
L’obiettivo fondamentale di questa giornata è quello di esaltare alcuni concetti chiave: “comunità”, “identità”, “cura dei dettagli”, “pazienza”, “dedizione”, “qualità” dei processi creativi e “convivialità”, che sono il leitmotiv dei vari percorsi pensati che mirano alla riscoperta del piccolo borgo.
L’evento si svolge nel centro storico del borgo dove incontreremo invisibili e misteriose creature che abitano l’incantevole bosco di Faeto: gnomi e folletti, il re della quercia grande, il taglialegna, la fata del fiume e le sue fatine, Biancaneve, la carrozza di Cenerentola, affascinanti creature protagoniste di leggende che ancora oggi, nelle fredde notti d’inverno, vengono tramandate in ogni famiglia davanti alla fiamma del focolare.
Il programma prevede l’avvio della giornata alle ore 18,30 con trucca-bambini e percorso enogastronomico a base di prodotti tipici locali: péttele (pettole), cecattiélle é fasúle(cavatelli e fagioli), megliàzze é réje (polenta con pancette), megliàzze sausícchje é funge(polenta salsiccia e funghi), maccarúnne dò la checúzze (pasta con la zucca), il tutto innaffiato da un ottimo vino rosso e accompagnato da fragranti dolci tradizionali.
L’appuntamento sarà caratterizzatoda un denominatore comune rappresentato dalla scoperta dell’origine francoprovenzale dell’ “enclave” di Faeto: l’incontro con la storia, la cultura, la lingua madre, la conoscenza delle tradizioni racchiuseneiprodotti artigianali, nei colori e nei sapori dell’autunno che hannol’obiettivo di suscitare la curiosità e l’interesse dei visitatori che avranno l’opportunità di apprezzare le tipicità del nostro borgo e di avvicinarsi alla lingua francoprovenzale, ancora oggi parlata nel nostro piccolo Comune.