Ieri a Bari presentato il piano complessivo per tutti e 4 gli scali pugliesi. Negli ultimi 20 anni sono
state investite ingenti risorse pubbliche per opere infrastrutturali nella rete aeroportuale pugliese
per oltre 554 mln di euro. A Foggia, “ben” 30 milioni cioè il 5,4% – afferma Pasquale Cataneo della
FAST-CONFSAL di Puglia e Basilicata – il resto, oltre 520 mln a Bari, Brindisi e Taranto. Emerge
pertanto una prima legittima domanda: è previsto dal Piano un riequilibrio territoriale negli
investimenti? Nella cd. “messa a terra” nei singoli aeroporti e in particolare per chi ha il S.I.E.G.?
E’ legittimo inoltre chiedersi se Aeroporti di Puglia SpA, come l’Assessorato regionale ai trasporti,
allertati per tempo dalla scrivente O.S. lo scorso anno, hanno esplicitamente richiesto all’ANAS di
prevedere nei lavori lotto 2 Tangenziale ovest di Foggia SS.673, un sottopasso stradale all’altezza
della ortogonale della pista dell’Aeroporto Gino Lisa come già fatto a Forlì ? Ciò sia per aumentare
la sicurezza di esercizio per entrambe le modalità aerea e stradale che per poterne consentire
l’eventuale allungamento visto che è l’unica testata dove poterlo fare!”.
Ieri di ciò non si è visto traccia nelle slide. Parimenti è accaduto nell’intervento, in tema di
intermodalità, della titolare dell’Assessorato regionale ai Trasporti. E’ stato posto in risalto ciò che
è stato fatto per i collegamenti ferroviari, duplicati, a Bari e Brindisi. A Foggia al riguardo nulla,
seppur vi è la novità del raddoppio per la stazione AV del finanziamento da 40 a 80 mln di euro.“
E così per lo scalo aereo foggiano nessun accenno al collegamento ferroviario con la rete/stazione
AV distante solo 3,5 km. Eppure Foggia è l’unico nodo/polo urbano crocevia di 2 Corridoi della
Rete TEN-T. Non è servita nemmeno l’affermazione del Presidente nazionale dell’Enac che ha
parlato di ruolo “istituzionale” dell’aeroporto foggiano. Quindi nemmeno la specializzazione di
sede logistica del Polo regionale ed europeo (Balcani) della Protezione civile serve ad AdP e
Regione per prevederlo – rimarca Cataneo – e questo “disco” va avanti da anni ma senza cantieri
aperti. Infatti ben si conosce la DGR di Puglia n.1590/2017 che ne prevede l’allocazione, da 6 anni,
con l’incarico affidato ad Aeroporti di Puglia e alla Sezione Regionale della Protezione civile.
Ed è anche questa delle tempistiche “fisarmonica” e non definite nemmeno ieri un’altra delle questioni
dirimenti . Un esempio della “fisarmonica” sono gli 8 giorni a Bari per allungare la pista con i circa
10 anni impiegati per quella di Foggia. Anche l’investimento del fotovoltaico risulta da chiarire. La
superficie più rilevante che sarà installata a Foggia? Servirà per rendere energeticamente
autosufficiente lo scalo dauno o sarà anche usata per contribuire a sostenere i consumi degli altri
scali ?”. A queste domande e ad altre istanze, come quella del perdurare dell’assenza dell’opera “il Volo” o
l’improvvisa modifica del nome allo scalo, che come FAST-CONFSAL porremo in un incontro che
chiederemo a breve, con una nota scritta, al Consiglio di Amministrazione di AdP spa. Ciò per
comprendere di più e meglio i numeri, le scelte, le misure e le tempistiche, con spirito critico ma
costruttivo come sempre fatto. Un esempio accolto di nostre istanze proposte, inviate con pec
all’inizio di novembre 2022, è stato quello relativo alla modifica del percorso dei bus, da e per la
Campania. Da circa un mese, come da noi delineato con vantaggi per i fruitori di entrambe le
aziende interessate (Air Campania e Aeroporti di Puglia), i bus si fermano davanti al Gino Lisa di
Foggia a costo zero e a somma positiva per tutti.