Foggia, 29 aprile 2016 – Un fermento piacevole e vitale ha pervaso l’aula magna del Liceo Musicale ‘C. Poerio’ di Foggia la mattina di giovedì 28 aprile, tra il vociare dei ragazzi e le prove degli strumenti.
In cattedra, per un giorno, un insegnante speciale: Fausto Mesolella. Artista eclettico e appassionato, tra i musicisti più originali nel panorama nazionale, Fausto ha dato ai ragazzi lezioni di vita, oltre che di musica.
Dall’educazione all’ascolto – “perché gli occhi quando guardano uno strumento devono stare in silenzio” ha affermato Mesolella mettendosi in ascolto del brano, Tu vuò fa l’americano, che l’orchestra della scuola gli ha omaggiato – all’importanza di avere la propria personalità che, suggerisce Fausto, “è l’unica cosa che ci permette di sopravvivere e di non farci condizionare dalle mode e dal sistema”. Fino alla condivisione della sua campagna #chiudeteitalent: “i talent per un musicista devono essere le feste di piazza, i matrimoni, i battesimi, le prime comunioni. Questa è l’università della musica, che si impara andando sul palco e non su un 42 pollici”, ha detto ai ragazzi con convinzione il cantautore.
Tra chiacchiere, consigli e risate, Fausto ha suonato diversi brani con la sua amata e fedele chitarra, ribattezzata L’insanguinata da Samuele Bersani. Ha ricambiato l’omaggio ricevuto dagli studenti dedicando loro L’uomo in frack di Modugno; ha sommessamente intonato O sole mio, raccontando la storia della canzone scritta sul mare di Odessa e ricordando che gli piace suonarla soprattutto quando si allontana da casa. La sua casa, la Campania, dove ha scelto di restare perché la propria terra va amata e difesa. E poi con l’insegnante del ‘Poerio’ Lucia Diaferio ha cantato Terra mia di Pino Daniele, brano a cui è molto legato.
Alla fine della lezione-concerto, dopo aver suonato con i ragazzi, Fausto ha chiesto loro il bis.
Molti degli studenti del ‘Poerio’ hanno seguito Fausto anche la sera al Teatro ‘U. Giordano’, dove si è tenuto lo spettacolo CantoStefano, che unisce l’amore di Mesolella per la musica e quello di Benni per la parola.
“Questo teatro è stato chiuso per troppo tempo, non è possibile. I teatri devono stare aperti, pure la notte”, ha detto Fausto dopo aver regalato al pubblico un lungo assolo con la sua chitarra passando da Libertango di Astor Piazzolla a Imagine di John Lennon fino a O sole mio di Capurro e Di Capua.
Poi, accompagnato sul palco dagli “scienziati” Mimì Ciaramella alla batteria, Agostino Santoro alle percussioni, Almerigo Pota al basso, Ferdinando Ghidelli alla pedal steel e dalle voci di Cristina Zitiello e Nunzia Carozza, ha cantato diversi brani di CantoStefano, disco nato da un’amicizia maturata con Stefano Benni nel corso di un progetto fatto insieme, ‘Ci manca Totò’, uno spettacolo unico e in continua evoluzione tra musica e poesia. Tulipani, Anima, Quello che non voglio, poesia che Stefano Benni aveva scritto per Fabrizio De Andrè ma che l’artista genovese non ha fatto in tempo a incidere a causa della sua prematura scomparsa.
Immancabili i pezzi come Aria di te e Dormi e Sogna della Piccola Orchestra Avion Travel, e le canzoni scritte da Fausto per altri artisti, come ad esempio Le rose per Patrizia Laquidara o È colpa mia per Maria Nazionale. Con ‘Na stella ha ricordato Gian Maria Testa, con cui partecipò al Premio Matteo Salvatore proprio a Foggia. Lo spettacolo si è chiuso con il nuovo singolo Benedetta Sicilia, che Fausto porterà al concerto del 1° maggio a Roma e che fa parte di un progetto concept dal titolo Migrazioni, un omaggio alla Sicilia e al suo popolo, che ospita con vero spirito di solidarietà i migranti d’oltre costa.
La serata è stata anche l’occasione per promuovere la cultura della collaborazione e della solidarietà, grazie al progetto ‘INSIEME’, nato dalla volontà del Rotary Club Foggia Capitanata 2120 e sposato dall’associazione AttivaMente, dedicato ai ragazzi ospiti della Casa Famiglia ‘San Giuseppe’ di Foggia, per favorire la loro integrazione sociale e culturale.
Soddisfatte ed emozionate le fondatrici dell’associazione culturale AttivaMente, Barbara Falcone, Patrizia Affatato e Maddalena Colamussi, che hanno fortemente voluto il ritorno di Fausto Mesolella a Foggia e il suo incontro con gli studenti e che ringraziano il sindaco di Foggia Franco Landella, l’assessore alla Cultura Anna Paola Giuliani, il dirigente del settore Cultura Carlo Dicesare, il dirigente scolastico del Liceo ‘Poerio’, la dott.ssa Enza Maria Caldarella e i professori della sezione musicale Michele Ruggiero e Leonardo Recchia, la giornalista Luisa Migliaccio, per aver reso possibile il tutto.
L’evento vanta il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Foggia e la collaborazione di Teatro ‘U. Giordano’, Rotary Club Foggia Capitanata Distretto 2120, Bubba Music e Aics (Associazione Italiana Cultura e Sport).
In allegato le foto di Monica Carbosiero.