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“Francesco Marcone, un uomo onesto”, la storia del foggiano ucciso dalla mafia in un graphic novel

Foggia – Un uomo onesto che fino alla fine dei suoi giorni ha creduto in una parola bellissima, piena, ricca di coraggio, capace di scuotere gli animi e di richiamare 20mila persone nella nostra città: legalità. Questa parola riflette la di Francesco Marcone, un foggiano che ha lottato a testa alta per la giustiza fino all’ultimo giorno.

La storia di Francesco Marcone, dopo quasi 25 anni dal suo omicidio, diventa un emozionante e attuale grapich novel grazie all’abile penna della sceneggiatrice salentina Ilaria Ferramosca, ai disegni del fumettista e illustratore foggiano Giuseppe Guida, ai racconti e ricordi dei figli Daniela e Paolo Marcone e al prezioso contributo di Don Luigi Ciotti, presidente di Libera.

Il graphic novel è edito dalla casa editrice romana Round Robin Editrice che da anni tratta fumetti di inchiesta, raccontando la mafia in modo molto particolare creando un originale legame tra il giornalismo d’inchiesta e il fumetto.

Il progetto è stato finanziato dalla Fondazione dei Monti Uniti di Foggia che con entusiasmo ha sposato l’idea di far conoscere la storia di Marcone attraverso un graphic novel, una storia che non può essere dimenticata.

Ilaria Ferramosca
Giuseppe Guida

Da ormai quasi 25 anni, l’omicidio di Francesco Marcone è rimasto senza un colpevole. Chi nel 1995 ha barbaramente ucciso il responsabile dell’Ufficio del registro di Foggia è ancora oggi senza volto e nome.

Marcone fu assassinato con due colpi di pistola alla nuca il 31 marzo 1995 nel portone della sua abitazione, una vera e propria esecuzione che tolse la vita ad un uomo che aveva scelto di combattere la mafia, orribile piaga della nostra stupenda ma così amara terra.

Pochi giorni prima della sua uccisione, Marcone aveva depositato, presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Foggia, un esposto con cui denunciava il sistema e la rete di relazioni mafiose alla base di una certa imprenditoria spregiudicata della nostra città.

Francesco Marcone ripeteva sempre una frase “Lo Stato siamo noi”, una frase forte che si trascina dietro tanti significati, Marcone ci credeva veramente, per lui lo Stato era ed è ciascuno di noi, con i suoi gesti, con le sue parole, le sue denunce e anche i suoi assordanti e pericolosi silenzi.

Dopo tanti anni dalla sua morte, in un momento molto delicato per la città di Foggia, piegata continuamente dalla criminalità, sarà presentato un graphic novel molto particolare in cui si intrecciano in modo molto originale quattro voci: quella di Marcone bambino che vive il drammatico periodo della guerra, quella del foggiano diventato funzionario pubblico, quella più intima di Marcone padre e infine quella di un’entità.

Quattro storie narrate da diverse voci che come un puzzle ricostruiscono quattro momenti in apparenza distanti ma che in realtà compongono la vicenda umana, professionale e giudiziaria di Francesco Marcone.

Dal 31 marzo in tutte le librerie sarà disponibile il graphic novel scritto da Ilaria Ferramosca e disegnato da Giuseppe Guida. Abbiamo intervistato il fumettista foggiano classe ’74, noto per essere anche il Direttore Artistico del Festival Del Nerd.

A chi è venuta l’idea di raccontare con un fumetto la storia di Francesco Marcone?

“La richiesta di creare questo graphic novel è partita da Daniela Marcone, figlia di Francesco Marcone. Durante uno degli appuntamenti del Festival Del Nerd la sceneggiatrice Ilaria Ferramosca ha incontrato Daniela e insieme hanno pensato ad un libro per raccontare la storia di Marcone. Dopo un po’ di tempo è stata ricostruita la storia del foggiano grazie al materiale fornito dai figli Daniela e Paolo e sono stato scelto io per creare i disegni.

Siamo arrivati alla produzione di questo graphic novel grazie alla casa editrice Round Robin con la quale avevo già collaborato in passato e che è improntata sul fumetto di inchiesta, è nata così la nostra avventura.

Un graphic novel può far avvicinare a temi così delicati, attuali e importanti come quelli della mafia e della criminalità i giovani? Molti ragazzi forse non conoscono la storia di Marcone…

Il nostro obiettivo è proprio quello di far conoscere la storia di Marcone attraverso i racconti della sua vita, senza strafare nella ricostruzione della sua storia. Nel racconto degli eventi che hanno segnato la vita di Marcone si vede la nostra città, Foggia, una città che viviamo ogni giorno e che spesso emerge per situazioni negative.

In questo caso cerchiamo di proporre la rinascita di Foggia grazie ad una storia che porta con sè un messaggio molto forte. Vogliamo valorizzare la nostra città attraverso questa storia. Abbiamo anche intenzione di portare nelle scuole questo graphic novel per far conoscere la storia di Marcone ai ragazzi foggiani.

Quali sono state le sue sensazioni nel raccontare questa delicata storia attraverso dei disegni?

Ho sentito una grande responsabiltà nel rappresentare la storia di Marcone, sicuramente è stato molto emozionante. Non avevo mai ricostruito un fatto di cronaca. A livello professionale è stato molto delicato, non si può strafare con una narrazione grafica di un momento storico molto importante per la città di Foggia e non solo.

Per me è stato molto emozionante rappresentare anche la città di Foggia con le sue strade e i suoi angoli che fanno da sfondo alla storia di Marcone che finalmente, dopo anni di silenzio, torna a far parlare di sè cercando di mettere in luce soprattutto quello che ha lasciato ai suoi figli e a tutti i foggiani.

Si tratta di un racconto molto delicato e anche molto tenero. Nella prima parte, infatti, si vede Foggia sotto i bombardamenti nella quale Marcone è cresciuto. Si vede quindi un Marcone bambino che man mano nel corso del graphic novel cresce ricordando sempre il passato e lanciando messaggi importanti legati alla giustizia e alla legalità.

Alla luce degli eventi di cronaca con i quali Foggia ha salutato il 2020 c’è molta attualità in questo graphic novel…

Si c’è molta attualità. La corrispondenza con l’uscita di questo graphic novel e gli eventi di cronaca avvenuti a Foggia negli ultimi mesi è pura casualità ma oggi con il periodo delicato che sta vivendo la nostra città è ancora più importante lanciare messaggi di legalità per favorire un futuro migliore.

Annarita Correra

Mi chiamo Annarita Correra, ho 28 anni, sono una giornalista pubblicista, una copywriter, content creator e cantastorie. Credo che la bellezza salverà il mondo e per questo la cerco e la inseguo nella mia terra, la più bella del mondo. L’amore per la letteratura mi ha portato a conseguire la laurea triennale in Lettere Moderne e quella magistrale in Filologia Moderna. Ho collaborato con riviste online culturali, raccontando con interviste e reportage le bellezze pugliesi. La mia avventura con Foggia Reporter é iniziata cinque anni fa. Da due anni curo la linea editoriale del giornale, cercando di raccontare la città e la sua provincia in modo inedito, dando voce e spazio alla cultura e alle nostre radici. Scrivo e creo contenuti digitali, gestisco la pagina Instagram del giornale raccogliendo e raccontando le immagini più belle delle nostra terra.

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