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A Foggia servirebbe un Medimex al mese

Foggia – Si è conclusa la rassegna musicale e d’incontri d’autore del Medimex Spring Edition, che di “Spring”, purtroppo a causa delle basse temperature e delle forti piogge, non ha avuto molto. In quei quattro giorni Foggia è rinata, ha messo da parte le bombe, gli atti intimidatori, i problemi legati al manto stradale e alla criminalità, si è unità, è scesa in piazza per cantare e divertirsi.

Forse a Foggia servirebbe un Medimex al mese. Un’occasione per sentirsi importante, per essere riconsociuta come città ricca di storia, arte e musica, d’altronde è qui che è nato il jazz italiano (non dimentichiamolo). I grandi ospiti hanno salutato il capoluogo dauno ma in città continua a riecheggiare il travolgente concerto di Bryan Ferry e della sua band, le voci e le risate delle 15.000 persone presenti in Piazza Cavour, la voce graffiante di Noemi, il jazz del “padrone di casa” Renzo Arbore e il ricordo del grande Lucio Dalla fatto ieri da Pierdavide Carone al Teatro del Fuoco.

Non dimentichiamoci gli incontri d’autore con gli Ex-Otago, la band indie pop amata dai ragazzi che sta portando in giro per l’Italia la sua musica, i racconti di Nina Zilli e di Ermal Meta.

La musica ha invaso la nostra città, le ha dato nuova linfa, ha raccolto intorno a sè grandi e piccoli, e il grande ritorno di Renzo Arbore nella sua città è stato un trionfo. Con Arbore si è risvegliata l’anima jazz di Foggia, poco importava se durante il concerto è venuto giù un fortissimo temporale, i foggiani erano lì, ombrello alla mano, per divertirsi e ballare a suon di swing.

Con il Medimex a Foggia non è arrivata solo la musica. Fino al 5 maggio, a Palazzo Dogana, sarà possibile vedere i quaranta scatti inediti per l’Italia nella mostra “Pattie Boyd and The Beatles” allestita dall’iconica musa che sposò George Harrison. Quaranta scatti iconici attraverso i quali la fotografa inglese, nata nel Somerset e cresciuta in Kenya, racconta la sua relazione con i Beatles e i suoi primi due mariti, George Harrison ed Eric Clapton. Le foto, che sinora sono state esposte a Dublino, Sydney, Toronto, Mosca, Londra e Stati Uniti, rimarranno a Foggia fino al 5 maggio.

Fotografia, musica, arte, incontri, divertimento, tutto questo è stato il Medimex, e noi sentiamo già la sua mancanza.

Annarita Correra

Mi chiamo Annarita Correra, ho 28 anni, sono una giornalista pubblicista, una copywriter, content creator e cantastorie. Credo che la bellezza salverà il mondo e per questo la cerco e la inseguo nella mia terra, la più bella del mondo. L’amore per la letteratura mi ha portato a conseguire la laurea triennale in Lettere Moderne e quella magistrale in Filologia Moderna. Ho collaborato con riviste online culturali, raccontando con interviste e reportage le bellezze pugliesi. La mia avventura con Foggia Reporter é iniziata cinque anni fa. Da due anni curo la linea editoriale del giornale, cercando di raccontare la città e la sua provincia in modo inedito, dando voce e spazio alla cultura e alle nostre radici. Scrivo e creo contenuti digitali, gestisco la pagina Instagram del giornale raccogliendo e raccontando le immagini più belle delle nostra terra.

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