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Grave episodio di razzismo a Foggia, migranti presi a sassate: non è la prima volta

Foggia – Ieri si è verificato un altro gravissimo episodio di razzismo nella nostra città ai danni dei migranti che dalla vecchia fabbrica di via Manfredonia vanno a lavorare nei campi.

Martedì mattina, intorno alle ore 5:00, i lavoratori sono stati colpiti da diverse pietre lanciare da ignoti in macchina, probabilmente si tratta di italiani. Un altro uomo è stato ferito. Un altro? Si, questo non è il primo episodio.

Lo stesso episodio di razzismo si è verificato tre giorni fa, quandi i lavoratori sono stati colpiti da sassi con le stesse modalità. Lunedì mattina, all’alba, un gruppo di migranti che vive nella periferia della città, è stato affiancato da un’automobile con a bordo alcuni ragazzi che hanno iniziato a lanciare delle pietre. Il gesto ha provocato a due braccianti un trauma cranico e ferite profonde.

Attualmente, a Foggia, i braccianti sono letteralmente sotto attacco e vittime di questi ignobili gesti di violenza. “Non sono andato al lavoro – ha raccontato all’Agi uno dei due braccianti feriti – ho paura di trovare ancora quei ragazzi”. I migranti, in questi giorni, vivono nel terrore.

“Sono una piccolissima comunità di poche decine di persone che lavora nei campi della Capitanata, senza caporali, per scelta. Contattano direttamente i datori di lavoro e si recano sul posto, dove fanno il proprio dovere. Ci chiediamo cosa dovrà succedere ancora, per comprendere la gravità del clima”, scrive in una nota la Flai Cgil commentando i gravi episodi.

Redazione

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