Capitone: ecco la ricetta del re della cena della Vigilia foggiana

Un posto d’onore, però, è occupato dal capitone. Lui è il vero re della cena della Vigilia foggiana. Per chi non lo sapesse, il capitone non è altro che la femmina della famiglia delle anguille, si distingue dal maschio, conosciuto anche come ‘ceca’, per la grandezza.
In Capitanata, questo genere di pesce, è presente soprattutto a Lesina e a Cagnano Varano. Il capitone fritto è, ad esempio, un piatto che Foggia condivide con un’altra città italiana del Sud, Napoli.
Il capitone si cucina generalmente alla brace, ma è la sua versione fritta a far da padrona nel menù natalizio made in Foggia. Scopriamo insieme come si prepara. (Dopo che il vostro pescivendolo di fiducia lo ha decapitato) pulite il capitone con un foglio di carta da cucina spesso e indossando dei guanti.
Eliminate le viscere del pesce praticando un’incisione lungo la pancia.
Asportate il sacchetto della bile che si trova all’altezza delle pinne caudali, cercando di non romperlo e tirate via le interiora.
Tagliatelo a pezzetti, lavate e risciacquate abbondantemente il pesce. A questo punto si passa alla seconda fase, quella più prelibata: la frittura.
Infarinate e friggete in abbondante olio caldo il vostro pesce fino a quando i pezzetti non saranno diventati ben dorati e croccanti.
Fate sgocciolare l’olio in eccesso riponendo i pezzi su un foglio di carta assorbente. Portate a tavola il capitone, se volete aggiungete un po’ di sale e pepe ma è già ottimo così. Buona Natale e soprattutto buon appetito!
Fonte: letteremeridiane.blogspot.com