Sugo o brodo? Ecco il pranzo di Natale nella tradizione foggiana

Il Natale è sicuramente il periodo dell’anno più atteso da tutti, grandi e piccoli. A Foggia questa bellissima e luminosa festa è accompagnata da golose prelibatezze, salate e dolci, tipiche della nostra tradizione culinaria. Ma cosa si prepara per il pranzo di Natale?

Brodo o pasta al forno? Questa la domanda che abbiamo posto ai nostri lettori parlando del tradizionale e atteso pranzo del 25 dicembre, preparandoci così alla full immersion a tavola della prossima settimana.

“A Natale la lasagna e il 26, a Santo Stefano, dopo l’abbuffata il brodo”, questi molti dei commenti che abbiamo ricevuto dai fieri sostenitori della lasagna e della pasta al forno.

Tenetevi forti, l’antica tradizione foggiana prevede che nel menù del pranzo di Natale ci sia proprio lui, il brodo. Ebbene si, dopo la cena della Vigilia rigorosamente a base di pesce, capitone fritto o arrostito, frutta fresca, secca e i deliziosi dolci natalizi foggiani, il pranzo del 25 dicembre prevede il brodo.

Prendete carta e penna. Nell’antica tradizione foggiana il pranzo del 25 dicembre è caratterizzato da antipasto di terra, fettuccine o tagliolini in brodo di tacchino, tacchino, nuovamente l’immancabile e delizioso capitone, ancora frutta fresca e secca e i profumati e golosi dolci tipici del Natale made in Foggia a base di vincotto, mandorle e cannella.

Con il tempo le portate principali dei giorni di festa sono un po’ cambiate. Oggi in molti preferiscono mangiare lasagna e pasta al forno, scegliendo quindi il sugo per l’atteso pranzo di Natale, il 25 dicembre, lasciando il brodo per il pranzo di Santo Stefano che ci “pulisce” lo stomaco dalle grandi abbuffate dei giorni precedenti.

Che scegliate di rispettare l’antica tradizione culinaria foggiana o meno, i giorni delle festività natalizie sono giorni speciali da trascorrere a casa e in famiglia, ottime occasioni per riscoprire la gustosa e ricca gastronomia foggiana e brindare in allegria.

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