Forum dei Giovani di Foggia:inizia un nuovo capitolo, alla guida Pierluigi Zarra

Nuovo capitolo per il Forum dei Giovani di Foggia: ieri nella sala consiliare del Palazzo di Città l’elezione del Presidente Pierluigi Zarra che, insieme al direttivo neo eletto – composto da Michele Quatraro, Vice presidente, Giuseppe Lauriola, Segretario, Alfredo Travisano, Consigliere, Carlo Baldassini, Consigliere e Maria Elena De Pascale, Consigliera è pronto a scrivere un nuovo capitolo di questo innovativo punto di riferimento voluto proprio dall’Amministrazione Comunale.
IL FORUM
L’idea di istituire un Forum per i Giovani nasce direttamente dalla volontà dell’Amministrazione Comunale  che ha deciso di creare un’azione concreta con lo scopo di coinvolgere i giovani, perché possano partecipare alla realtà politica ed amministrativa del Comune.  L’Amministrazione Landella in sinergia con l’Assessore alle Politiche Giovanili, Anna Paola Giuliani, ha fatto di questo innovativo punto di incontro il suo cavallo di battaglia. Dopo svariate edizioni , il Forum infatti è stato ricostituito con una compagine di ben 28 associazioni aderenti che avranno modo di formulare istanze provenienti direttamente dal mondo giovanile, attraverso un confronto aperto e democratico volto alla risoluzione delle problematiche giovanili territoriali ma soprattutto alla valorizzazione delle esigenze della comunità giovanile stessa.
IL PRESIDENTE
Pierluigi Zarra conosce il Forum del Giovani nel lontano 2010, in occasione dell’organizzazione di una manifestazione commemorativa dedicata ad un amico scomparso prematuramente, Mario Beccia. Alle sue spalle un cv di tutto rispetto come l’esperienza di rappresentante degli studenti durante gli anni del liceo, la fondazione di un’associazione universitaria, la dirigenza del Foggia Calcio Giovanile e la militanza nella sezione giovanile di Forza Italia.
Pierluigi, inizia per te un nuovo capitolo in qualità di presidente del Forum dei Giovani: che cosa significa per te questo ruolo?
Ricoprire questo ruolo per me è un onore e un onore al tempo stesso: mi sono messo in gioco in prima persona e ho intenzione di adempiere a questo incarico in maniera limpida. E’ un’occasione preziosa per consentire ai giovani di entrare nelle scuole, nelle università, di formare le generazioni che ci seguiranno ma soprattutto di dare anche una risposta culturale a questo clima di precarietà in cui viviamo, soprattutto dopo le ultime notizie che hanno palesato l’alto tasso di delinquenza della nostra città.
Sono ben 28 le associazioni che hanno scelto di aderire. Un buon inizio?  
Le adesioni sono state tante, abbiamo all’interno del Forum alcune delle associazioni più note a livello territoriale ma ciò che conta sono i soci di queste realtà: tanti giovani che militano da anni nell’associazionismo e hanno l’interesse comune di realizzare dei progetti per la nostra città, creando un ponte con l’Amministrazione per portare avanti quanto di buono è stato fatto in questi cinque anni soprattutto nel settore delle Politiche Giovanili.
Quante invece le “quote rosa” del Forum dei Giovani?
Non mi piace parlare di “quota rosa” perché non lo ritengo un termine idoneo: la figura della donna è una figura principale. Abbiamo avuto tante adesioni anche da parte delle ragazze: è una cosa che ci fa onore considerando che spesso proprio dalla mente femminile sono partorite idee molto valide.
Quale sarà adesso l’obiettivo del Forum dei Giovani?
Sicuramente continuare a produrre attività e progetti nell’ambito culturale che abbiano come fine quello di sensibilizzare i giovani e stimolarli a produrre delle eccellenze che andranno ad arricchire il nostro territorio. Tracciare una linea di continuità con quanto è stato fatto sarà poi il filo conduttore della nostra attività,anche per ringraziare un’Amministrazione che sta credendo in questa generazione: la ricostituzione del Forum non può che essere qualcosa di sensazionale.
Qual è, secondo te, la tematica più sentita dai giovani su cui intervenire in prima battuta?
La tematica più sentita adesso è sicuramente quella della legalità, una parola inflazionata ma sempre attuale per il significato intrinseco che comporta. La nostra città ha bisogno di un’attività culturale e giuridica: tra i giovani devono esserci degli esempi positivi da seguire e che siano in grado di formare anche le generazioni successive. Per cambiare la nostra città credo che si debba partire proprio da questo.
Infine, quanto un’esperienza di questo tipo serve ai giovani per sentire di nuovo propria la città ed essere protagonisti del cambiamento?
E’ un’occasione che ci permette, in primo luogo, un contatto diretto con l’Amministrazione Pubblica: avremo modo di poter presentare istanze che rispondono all’esigenza del mondo giovanile territoriale. Saranno analizzati problemi e proposte soluzioni; tutti i partecipanti avranno modo di mettersi in gioco in prima persona per apprezzare sé stessi e il proprio valore. Secondo me, al giorno d’oggi, mettersi in gioco nella società è uno dei passi più importanti da fare: i giovani non possono rimanere indifferenti ai problemi della propria realtà e della propria collettività. E’ un onere che oggi secondo me grava anche su di noi.
LE ASSOCIAZIONI ADERENTI

 

Exit mobile version