Viaggi e turismo

Quando il safari è made in Gargano

Non solo panorami sconfinanti e rinoceronti che giacciono sonnacchiosi lungo i corsi d’acqua della savana infuocata: il safari si fa anche sul Gargano a bordo di fuoristrada, l’unico mezzo di trasporto che consente di affrontare gli sterrati e i percorsi più impervi che la Foresta Umbra cela. Accompagnati da una guida esperta di botanica, zoologia e orogenesi garganica, si può intraprendere un percorso avventuroso all’insegna della natura più selvaggia. Quella garganica, che, non ha niente da invidiare al resto del mondo per la sua particolarità.

Uno scatto della riserva

IL “GRAN CANYON” DEL GARGANO

Dicono che sia un’esperienza da fare almeno una volta nella vita: percorrere a bordo di un corazzato fuoristrada il torrente Romandato, l’ antico letto di un fiume originatosi ben 140 anni fa dai movimenti della crosta terrestre. Ubicato tra Vico del Gargano ed Ischitella, si tratta di un bacino idrogeografico lungo circa 15 km: la forza dell’acqua ha dato origine ai caratteristici canyon che si snodano tortuosi e screziati lungo tutto il letto del fiume. E’ un percorso suggestivo in cui ci si può imbattere in caratteristiche escrescenze rocciose nonché in striature di silicio, il minerale di cui è costituito l’intero sperone garganico. Una tra tutte è stata soprannominata la “libreria della Foresta“, perchè la pietra è scanalata a forma di volumi collocati ordinatamente in una “libreria” ubicata nella roccia. Volumi immaginari che custodiscono i segreti che si perdono, dalla notte dei tempi, nel cuore del polmone di Puglia.

La “libreria” della foresta Umbra

LA MONTAGNA SPACCATA

Il percorso si snoda attraverso una galleria di rocce calcaree, alternandosi tra clasti e ciuffi della pianta più antica del pianeta: la selce. Un quadro naturalistico che non ha euguali, tutto da gustare anche accomodandosi sul cestello collocato sul tetto della jeep per un’esperienza da brivido a stretto contatto con arbusti e fronde che pendono dagli alberi. In questo corridoio di silicio, clasti e selci si arriva al cuore della Foresta Umbra per ammirare la Montagna Spaccata, una cavità erosa nel corso del tempo dalle acque pluviali, sulla cui sommità è presente una folta vegetazione. Il silenzio è interrotto solo da qualche verso lontano di uccelli. Può capitare di imbattersi in qualche vacca podolica ma l’incanto del luogo resta tale.

All-focus

FLORA E FAUNA: ALLA SCOPERTA DELLA BIODIVERSITA’

Se ci si guarda attorno con attenzione – e si ascoltano le interessanti nozioni della guida – ci si rende conto che la Foresta Umbra è unica nel suo genere: un ecosistema in equilibrio che racchiude specie vegetali anche lontane geograficamente dal nostro territorio, come alcune piante presenti nelle foreste del nord Europa. Solo attraverso il percorso in jeep infatti ci si può avvicinare alle aree più inaccessibili nonchè sottoposte ad una rigida protezione, quelle rientranti nel Parco Nazionale del Gargano, che si possono solo osservare senza produrre rumore alcuno, lasciando in pace gli animali che in questa riserva posso vivere indisturbati. Flora e fauna regalano meravigliosi spettacoli dalla primavera all’autunno: ci si può imbattere in specie botaniche molto rare, così come nei faggi che sono stati dichiarati Patrimonio Unesco. Per respirare a pieni polmoni l’aria pura della foresta, non c’è niente di meglio di una breve sosta alle pendici del laghetto verde, divertendosi a dar da mangiare le piccole mele selvatiche ai daini della riserva.

Il laghetto verde della Foresta Umbra

IL TRAMONTO VISTO DALLA CIMA DELLA FORESTA

Raccontare le emozioni che si provano attraversando un gioco perfetto di incastri tra roccia, terra, vegetazione e sentieri sterrati su cui si snodano le tracce del tempo non è possibile. Si può provare invece a descrivere l’emozione di vedere il sole – infuocato, proprio come quello dell’Africa – specchiarsi e poi tuffarsi lentamente nel Lago di Varano da una posizione priviliegiata: la cima più alta della foresta. E’ un connubio di perfezione totale, che consente di abbracciare con un solo sguardo le forme sinuose del nostro territorio, in cui il mare, il lago e la montagna si incastrano dolcemente per accogliere ogni notte anche il riposo sole.

Tramonto visto dalla cima più alta della Foresta Umbra

Raccontarlo però non è mai come provarlo.

Per info: Jeep Safari + 39 3496668389

Dalila Campanile

Giornalista pubblicista, addetta stampa e digital PR. Sin da piccola non ho mai smesso di coltivare una delle mie più grandi passioni: la scrittura. Dopo l’esperienza di redattrice presso il giornalino scolastico delle scuole medie “Il SottoSopra”, ho capito che la mia strada sarebbe stata quella: non mi sono mai fermata, intraprendendo numerose collaborazioni con le testate locali, specializzandomi in articoli di costume. Poi sono arrivate le collaborazioni per gli uffici stampa e la comunicazione digitale. Dopo la laurea in legge – la mie materia preferite? Inevitabilmente Diritto Commerciale e Diritto delle Comunicazioni – ho seguito numerosi corsi di aggiornamento e specializzazione per affinare le mie doti comunicative. La mia missione? Far circolare le buone notizie e raccontare il bello che ci circonda, perché non bisogna mai darlo per scontato.

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