Io infermiere nel braccio della morte nel carcere di Foggia

Il sito Assocarenews.it ha pubblicto la lettera/sfogo di un infermiere che ha lavorato nel carcere di Foggia.

Il sito Assocarenews.it ha pubblicto la lettera/sfogo di un infermiere che ha lavorato nel carcere di Foggia. Una lettera nell aqual eesprime tutta la fatica di lavorare in un ambiente che l’estensore della lettera definisce “l’inferno”. L’infermiere, al termine della lettera, prometet di informare di quanto accade nel carcere foggiano la Direzione Infermieristica dell’Asl di Foggia. Di seguito la lettera:

“Caro direttore, alla dignità non c’è prezzo. Sono sicuro e lo posso dire a voce alta. Certa gente non può voltare le spalle e non considerare chi grida aiuto. Ieri ho lavorato alla Casa Circondariale di Foggia. Credo di aver trascorso 6 ore camminando sui carboni ardenti.

È veramente avvilente, deprimente, svilente e non ho altri aggettivi. A qualcuno dirò di aver guardato dal vivo l’INFERNO.

Chi si fregia di titoli e onoreficenze dovrebbe trascorrere una giornata all’interno del carcere per toccare con mano che la professione infermieristica deve ancora nascere.

Colleghi “buttati” nella fossa dei leoni e un pubblico non pagante guarda dall’altra parte.

Sarebbe inutile coinvolgere i media perché credo che a qualcuno non interessi nulla. Al coordinatore infermieristico la dò io la valutazione… 10, 100, 1000, non so come tu faccia a gestire una nave alla deriva.

Domani manderò un messaggio alla Direzione Infermieristica dell’Asl di Foggia e racconterò la mia esperienza; non so se servirà, ma non riesco a smettere di pensare a quei poveri colleghi nel braccio della morte e scusate se uso certi termini forti!

Exit mobile version