Viaggi e turismo

Le Guide di Foggia Reporter: Ischitella

Ischitella – Dai miracoli francigeni alla storia moderna, è il paese dal fresco e bucolico faggeto più bello ed antico d’Italia.
Il nome di Ischitella allude alla proliferazione di varie tipologie di faggi molto comuni sul promontorio pugliese.
I primi insediamenti neolitici, testimoniati dai siti di Niuzzi e del Monte Civita, ambientano in Ischitella una realtà affascinante e misteriosa per le innumerevoli ricchezze storiche che si celano tra boschi e campagna.
Con gli attraversamenti di Etruschi e Romani nel castrum, da cui il paese ha origine, di Ischitella se ne sentì parlare nel 970 d.C., quando le sue alte mura accoglievano gente proveniente da lontano, oltre la Portella, la Porta Grande e la Porta di Levante, i tre antichi ingressi di Ischitella molto ambiti anche dai Saraceni.

Centro storico di Ischitella – Ph. Credit: Italy for Movies

Ma le mura sveve, che accreditano ad Ischitella l’antico ruolo di roccaforte garganica, proteggono tutt’ora “La Terra”, la città vecchia di Ischitella, dove sono custoditi i tesori della cittadella.
Ad esempio, il Palazzo de Cata e il Castello Ventrella del Principe Pinto sono il fulcro del centro storico.
In particolare, il castello cela una strada sotterranea di collegamento all’interno della chiesa romanica di Sant’Eustachio passando per la porta borbonica targata 1845.
Un cunicolo sicuro per le famiglie aristocratiche ed abbienti che un tempo vivevano in disparte dal popolino come la famiglia degli  avvocati Giannone, che in eredità alla storia lasciarono uno dei giuristi più importanti dell’Illuminismo europeo: Pietro Giannone.

Chiesa di Sant’Eustachio – Ph. Credit: Rete Comuni Italiani

La suggestione, però, è dettata anche dall’eco delle storie che da sempre animano il paese come la fama della stradina che conduce all’ex convento di San Francesco d’Assisi, sentiero francigeno appunto e location di miracoli e grazie ricevute tramite il cipresso di San Francesco, ubicato nel luogo in cui, secondo leggenda, il frate umbro conficcò il suo bastone nella terra in atto di preghiera durante il suo periodo di pellegrinaggio sul Gargano.
Fu così che questo sacro bastone capovolto iniziò a germogliare e da allora è ancora vivo.

Il cipresso di San Francesco d’Assisi – Ph. Credit: Gargano ok

In questo aggrovigliarsi di vicoli e strette stradine, dove a primeggiare sono i discorsi delle anziane sedute all’uscio delle proprie case, ovviamente non si può che ammirare uno degli scorci più romantici dell’Adriatico con tanto di cornice da ulivo.
Si ricordi che Ischitella è pur sempre la città dell’olio per antonomasia e proprio per questo non può che destreggiare in qualità enogastronomica con tanto di trucc’l e cav’zon.  

Fonte: Pizzarelli, G., “Vi racconto Ischitella”, lulu.com, 2012
Laganella, G., Bertoldi Lenoci, L., Rauzino, T. M., “Ischitella e il Varano: dai primi insediamenti agli ultimi feudatari”, Cannarsa, 2003

Michela Serafino

Operatore culturale nei sistemi turistici e 30 anni di "pugliesità". Fin da bambina ho osservato con curiosità le meraviglie dell'arte. Decidendo di fare della mia passione una professione, sono volata via da Foggia per laurearmi in Scienze dei Beni Culturali e specializzarmi in Turismo, territorio e sviluppo locale presso la Bicocca di Milano. Con i miei primi passi nei musei, ho capito il valore della condivisione del bello con la società.... mai quanto nella mia regione! La mia mission? In quanto educatore museale e guida turistica, ciò che adoro di più è convertire i disinteressati al piacere della scoperta nei musei e alla bellezza della mia città. Il territorio trama con le sue risorse attraverso metodi di comunicazione 4.0 e web marketing (SEO, Socialmedia,...), tali da apportare il giusto contributo alla promozione culturale e turistica, ed io ci sono dentro. Rivolgendomi sia a giovani che ad adulti tra attività e laboratori, i miei racconti si rivolgono a chiunque abbia voglia di conoscere la Puglia, in particolare la Daunia. Il mio cavallo di battaglia? Progettare ed organizzare eventi culturali coordinando, tramite i media, strutture, associazioni ed infrastrutture necessarie per la mobilità e l'ospitalità. Adoro viaggiare, ma soprattutto appassionare della mia terra.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio