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La prima Mostra Provinciale d’Economia domestica a Foggia nel 1932

Foggia – La prima Mostra Provinciale d’Economia domestica a Foggia fu organizzata dal fattivo Comitato dell’Opera Nazionale Balilla e voluta dalle signore del Fascio femminile, la cui mostra inaugurata dalle autorità, è stato tagliato il simbolico nastro, dalla signora Bice Leone moglie del Prefetto di Foggia.

Alla magnifica rassegna annuale del lavoro delle fanciulle fasciste di Capitanata vi era la dimostrazione come il lavoro di una fanciulla possa rendere gioioso l’angolo modesto di una casa.

Visitando la mostra ed i numerosi lavori delicati esposti, ognuno dei quali è semplice e modesto ma fine nel gusto e nel lavoro dice tutta la poesia muta dalla fedeltà e dell’amore per la casa, si riporta subito il convincimento che le finalità ed il programma furono pienamente raggiunti.

L’affetto tenace per la casa è un sentimento che viene ogni giorno riscaldato nel cuore delle giovani fanciulle della nostra Daunia operosa e tradizionalistica. Tanto più che alla riuscitissima Mostra parteciparono tutte le fanciulle di quasi tutti i Comuni della Provincia: dal Capoluogo, centro e cuore della Capitanata, ai più lontani alpestri Comuni del Gargano e del Subappennino.

Parteciparono con lavori semplici, modesti ma con fine gusto le Giovani e Piccole italiane e le alunne dell’Istituto dell’Addolorata, dell’Opera Pia Lorenzo Scillitani e del laboratorio pro liberati del carcere di Foggia, e; le fanciulle fasciste di Alberona, Biccari, Apricena, Bovino, Carpino, Cerignola, Deliceto, Faeto, Lucera, Manfredonia, Mattinata, Mattinata, Panni, Poggio Imperiale, Rignano Garganico, Sant’Agata di Puglia, San Severo, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, Sannicandro Garganico, Torremaggiore e Vieste.

Tutti hanno gareggiato fra di loro presentando alla Mostra molteplici ammirati lavori domestici di cucito e ricamo, pittura e disegni e composizioni varie dimostrando così quanto abbiano saputo operare sotto la sapiente guida delle loro fiduciarie nel campo della coltura domestica e femminile.

Tutti i lavori erano disposti nella grande sala delle esposizioni, mentre in quella laterale si ammiravano la camera da letto, la sala da pranzo, il salotto, la cucina arredati con gusti semplici ma fine e delicato.

Bisogna anche ricordare che questa mostra è stata voluta e portata al successo principalmente dall’Ing. Dario Lombardi che ha saputo rispettare il programma e nelle finalità del Comitato organizzatore.

Ricerca a cura di Ettore Braglia, tratto dal Corriere di Foggia 3 febbraio 1932

Redazione

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