Attualità

L’agonia di Palazzo Trifiletti

Nessun intervento per salvare lo storico palazzo e il contiguo Cinema Garibaldi

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Tutto bloccato, in attesa che un crollo renda irrecuperabile l’immobile rendendo inevitabile l’abbattimento.  Sembra segnata la sorte dello storico Palazzo Trifiletti di Foggia, da anni recintato e inagibile, al pari del contiguo ex cinema Garibaldi. I due immobili – recintati, sporchi, ricettacolo di animali e insetti – sembra aspettino si compia la loro sorte, quella di venire abbattuti per far spazio ad un immobile nuovo e moderno.   Un grande palazzo in quella posizione, in pieno centro e a poche decine di metri dal Comune, avrebbe un grande valore di mercato, cosa che non ha un palazzo da restaurare e una vecchia sala cinematografica. Non si spiegherebbe altrimenti il lungo abbandono dei due edifici. E se l’ex cinema Garibaldi non possiede nessun pregio architettonico né storico, Palazzo Trifiletti – costruito dopo il terremoto del 1731 – è considerato un gioiello architettonico della città. Benché sottoposto a vincolo dal 1984, non c’è fine al suo scempio e al suo abbandono. Molto dipende dal fatto che l’immobile è di proprietà privata, e che nel tempo – in seguito a numerosi frazionamenti ereditari – i suoi proprietari sono diventati ben quarantotto. Eppure, l’immobile è censito in CartApulia, la carta dei beni culturali della Regione Puglia, il sistema informativo territoriale che consente di leggere e rappresentare la complessità del patrimonio culturale regionale. Il suo inserimento tra i beni culturali della Puglia ne certifica il valore. Il palazzo è stato inserito nel portale al maggio 2016, e già all’epoca alla voce “stato di conservazione” l’immobile veniva definito un rudere. Da allora la situazione non è cambiata, anzi l’usura corre – un anno fa è addirittura crollato il tetto – e le speranze di vedere rinascere l’antico palazzo diminuiscono sempre di più. Nel frattempo, cresce anche l’allarme sicurezza, perché quel palazzo pericolante è una vera e propria bomba nel cuore della città. Il suo crollo bloccherebbe tutta l’area circostante, densamente popolata e frequentata perché a metà strada tra il Comune e l’Istituto scolastico delle Marcelline.  A nulla è valsa l’iniziativa del Fai di candidare il palazzo a Luogo del Cuore.

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