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Le antiche accademie a Foggia

Il tavoliere di Puglia non è stato soltanto, anche nel lontano passato, la pingue terra delle messi e degli armenti , ma anche la terra dove fiorivano, per virtù dei suoi uomini migliori, le lettere e le arti. Sorsero e prosperarono nel Medioevo le accademie letterarie che servirono a diffondere la lingua nazionale fin nei modesti centri dell’Italia.

Le prime accademie risalgono al 600’ definito dalla storia letteraria “Il secole dell’Accademie”. E vennero fondate anche nella daunia. Nella seconda metà del settimo secolo, Antonio Muscettola, oriundo garganico nato a Napoli nel 1628 fondò in Capitanata la prima Accademia a Lucera che prese il nome del fondatore. Nel secolo successivo a Termoli che faceva allora parte della Daunia sorse un’altra Accademia arcadica chiamata l’Accademia dell’arcadia reale. Nel 1759 nella Chiesa del Suffragio di Vico del Gargano sorse l’accademia degli eccitati e nel 1863 a San Bartolomeo in Galdo (che faceva parte anch’esso della nostra provincia), una colonia dell’Accademia reale “Mergellina” di Napoli ad iniziativa dell’Arciprete Giuseppe Tommaso.

In questo fiorire di convegni letterari non fu seconda Foggia, soprattutto per l’iniziativa del suo grande letterario Marcantonio Coda che pubblicò vari volumi di prosa e di versi assai lodati ed ammirati in quel tempo. A Foggia sorse l’Accademia dei “Volubili” della quale fece parte anche un altro insigne scrittore: Giacinto Alfieri.

Molti documenti riportati da storici locali, specie del Prof. Papa nel volume “Economia ed economisti di Foggia” 1865 attestano l’esistenza ed il fiorire dell’Accademia dei “Volubili”. Basterebbe il frontespizio del “Compendium iudicarum” dove si legge “Autore Marco Antonio Coda fogiano I.V.D. el in dictae Civitatis Academia Academici”.

E di Michele Angelo Gizi l’altro anagramma “Marcus Antonius Coda Juri perius-Accademicus volubilis-Anagramma purum…”. Questi ed altri documenti dimostrano che sotto gli auspici dell’insigne letterato foggiano M.A. Coda l’Accademia dei Volubili di Foggia ebbe nel 600’ una grande risonanza tra i letterati del tempo risonanza che varcò finanche i confini della provincia.

Questa modesta sommaria rievocazione delle “Accademie” sorte e fiorite in Capitanata e particolarmente in quella dei “Volubili” di Foggia è sembrata opportuna non solo per verificare un ricordo storico letterario della nostra terra ma anche e soprattutto per additare a qualche giovane volenteroso e studioso della Provincia un argomento indubbiamente interessante di ricerche diligenti e di ampia illustrazione aaccadeacca.

A cura di Ettore Braglia

Redazione

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