Alle 10.01 di stamattina si è sciolto il sangue di San Gennaro.
L’annuncio è stato dato ai fedeli dall’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia.
La liquefazione del sangue del santo Patrono di Napoli è avvenuta prima della Celebrazione eucaristica nel Duomo ed erano presenti moltissimo fedeli.
I seminaristi hanno trasportato l’ampolla fino all’altare maggiore della Cattedrale, che è poi stata esposta con il sangue già liquefatto.
I fedeli napoletani attendono il miracolo di San Gennaro tre volte all’anno: il sabato precedente la prima domenica di maggio, il 19 settembre e il 16 dicembre. Quella del 19 settembre, però, è la celebrazione più sentita perché coincide con la festa del Santo Patrono di Napoli e Campania. In questo giorno ricorre la decapitazione del vescovo di Benevento avvenuta nel 302, alla Solfatara di Pozzuoli, nei Campi Flegrei.
Il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze, fondato nel 1989 da Piero Angela ha cercato di dare una spiegazione scientifica a questo prodigio. È, però, un argomento che ha ancora molte zone d’ombra. Si è ipotizzato anche che all’interno dell’ampolla non ci fosse sangue ma un altro liquido.
Nel 1902 i professori Sperindeo e Januario analizzarono l’ampolla e stabilirono che vi fosse contenuto del sangue. Questo esame fu ripetuto nel 1989 ottenendo lo stesso risultato.
Nel 1991 tre ricercatori del Cicap, Luigi Garlaschelli, Franco Ramaccini e Sergio Della Sala provarono a dare una spiegazione al fenomeno. I tre studiosi, proposero l’ipotesi secondo cui a causare il prodigio fosse la tissotropia. Si tratta del fenomeno per cui certe sostanze, se agitate o manipolate, possono mutare il proprio stato, passando da solido a liquido.
Durante la celebrazione del prodigio l’ampolla contenente il presunto sangue viene agitata più volte per permettere la liquefazione; perciò i tre scienziati hanno supposto che nell’ampolla ci fossero diverse sostanze naturali, facilmente reperibili anche nel Medioevo, che ricordassero nell’aspetto il sangue e che avessero la proprietà di liquefarsi se agitate.