Puglia – Via libera dell’Unione Europea alla mozzarella di Gioia del Colle DOP con l’iscrizione nel registro delle Denominazioni di Origine Protette e delle Indicazioni Geografiche Protette che consentirà di mangiare la nuova mozzarella DOP pugliese probabilmente già a Capodanno.
Lo rende noto la Coldiretti Puglia nell’annunciarne l’avvenuta pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 415/46.
“E’ una ottima notizia che arricchisce ulteriormente il patrimonio agroalimentare pugliese che oggi vanta una nuova DOP, una leva infallibile per rafforzare e sostenere l’intera filiera lattiero – casearia attraverso accordi mirati che dettino regole precise con costi di produzione calcolati in base ai reali oneri e prezzi del latte ben definiti secondo quantità assicurate su territori vocati. Se la mozzarella pugliese registra attualmente un valore della produzione di quasi 100 milioni di euro, con il riconoscimento comunitario è prevedibile un aumento del valore del 25%”, afferma con soddisfazione Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Con la DOP alla mozzarella di Gioia del Colle salgono a 9 le Denominazioni di Origine Protetta per l’agricoltura pugliese sempre più green – afferma Coldiretti Puglia – che può vantare 5 oli extravergine di oliva DOP e l’IGP Olio di Puglia, il Pane di Altamura DOP, 3 formaggi DOP canestrato, mozzarella di Gioia del Colle e caciocavallo, 27 vini DOC, 4 DOCG e 6 IGP, la leadership nel biologico con oltre 266mila ettari coltivati e 9380 operatori bio, oltre a 299 prodotti riconosciuti tradizionali dal Ministero delle Politiche Agricole.
Anche l’europarlamentare del M5S Mario Furore ha accolto con grande entusiasmo la notizia.
“Siamo contenti, sia io che la mia collega Chiara Gemma, di questo riconoscimento che premia i prodotti Made in Italy e, in particolare, i prodotti del Sud Italia.
Certificare l’origine di una lavorazione significa dare ai cittadini un’informazione corretta sulla quale basare le loro scelte di acquisto. Il ‘Made In’ tutela dunque i consumatori, ma anche i lavoratori stessi perché l’occupazione di un territorio è spesso connessa alle produzioni tipiche, come quelle Igp e Dop.
Questa è l’Europa che vogliamo: capace di tutelare le eccellenze e difendere i nostri produttori che in passato sono stati lasciati soli davanti a una globalizzazione selvaggia. Quante volte nei supermercati europei si trovano prodotti che provengono dall’altra parte del mondo a discapito delle eccellenze italiane? Con il Movimento 5 Stelle invertiamo rotta, sosteniamo l’export, tuteliamo il ‘Made In’ e grazie al lavoro del Sottosegretario alle Politiche Agricole Giuseppe L’Abbate, che ringraziamo, otteniamo importanti riconoscimenti come quello di oggi”.