Ostie ripiene, quel dolce tipico del Gargano nato da un incidente in cucina

Immaginate di chiudere gli occhi e pensare al Gargano, cosa vi viene in mente? Noi pensiamo all’odore della salsedine, al mare cristallino dell’Adriatico, alle leggende sulle sirene, ai caratteristici trabucchi che costellano la costa e sicuramente agli inconfondibili sapori della sua terra. La cucina garganica è ricca, colorata e ricca di sapori, tra i suoi tanti prodotti tipici ci sono le caratteristiche e deliziose ostie ripiene.
Le ostie ripiene, chiamate nel dialetto montanaro ‘ostia ckiene‘, sono uno storico dolce della tradizione montanara, più precisamente di Monte Sant’Angelo, costituito da due ostie di forma ovale ripiene di mandorle tostate e ricoperte di miele e cannella. Un dolce squisito e aromatizzata grazie alla presenza della cannella, una vera e propria delizia che vi lascerà le mani profumate di miele e il palato dolcissimo.
La storia di questo prodotto è molto curiosa e riguarda un particolare e goloso incidente in cucina. Si narra che un giorno, nelle cucine del Monastero della Trinità di Santa Chiara, a Monte Sant’Angelo, mentre alcune suore preparavano l’impasto per le ostie, sbadatamente fecero cadere alcune mandorle in una ciotola di miele appena cotto.
Una suora, dopo essersi accorta dell’incidente, tentò di togliere le mandorle impastate con il miele usando due ostie. Le mandorle rimasero attaccate alle due ostie e così nacque il caratteristico dolce che ancora oggi fa leccare i baffi a grandi e piccoli.
Un dolce nato per caso che rappresenta la tradizione culinaria del Gargano, un luogo in cui visitatori e turisti, puntualmente, vengono rapiti dalla bellezza dei suoi paesini a picco sul mare, dalla sua storia, dai suoi profumi e, senza ombra di dubbio, dalla sua inimitabile cucina.