Il candidato sindaco Giuseppe Mainiero, in un anota, spiega le ragioni per le quali ritiene illegittimo il trasferimento del Circolo Schermistico Dauno dal Palazzetto della Scherma di via Carlo Baffi alla Palestra “Taralli”.Per Mainiero quel trasferimento è amministrativamente illegittimo perché il relativo Regolamento Comunale dispone che in ogni struttura sportiva possano essere praticate esclusivamente alcune precise discipline. “E nel caso della scherma individua come unico luogo in cui praticarla, appunto, il Palazzetto di via Carlo Baffi. Ora l’Associazione Sportiva “Olympia” replica alle mie osservazioni, nella persona del preparatore atletico Paolo Fiore, che ebbe casualmente come testimone di nozze l’allora assessore comunale allo Sport, Sergio Cangelli, proprio nel periodo in cui la sua associazione ottenne l’assegnazione della struttura. Ovviamente ricordando questa circostanza non voglio minimamente insinuare che l’esito di quella “gara”, operata dall’Amministrazione comunale travolta dagli scandali per corruzione e successivamente sciolta per infiltrazioni mafiose, non sia stata legittima e regolare. Si tratta di una semplice coincidenza. Insomma, un “aspetto di costume”, che ho voluto rendere pubblico in una città nota per la “riservatezza” di certa stampa. Sta di fatto che basta guardare le foto pubblicate dalla stessa associazione sul proprio profilo Facebook per potersi rendere conto che quella struttura non sembra affatto destinata esclusivamente – e sottolineo esclusivamente, come previsto dal Regolamento Comunale – alla disciplina schermistica. Dalle immagini si vedono infatti attrezzi che paiono più conformi alla pesistica che alla scherma. Peraltro l’ex assessore Cangelli – lo ricordate, era il “fido assessore“ di Franco Landella – che compare sorridente nelle foto a mia memoria non è mai stato e non è uno schermidore. Ed è poi sempre l’associazione a definire se stessa sui social un “centro polisportivo”. Il che, se la lingua italiana non è improvvisamente diventata un’opinione, significa un luogo aperto a molteplici discipline sportive. Con buona pace del tappeto per la scherma presente, che appare più che altro una specie di “orpello”. Nell’offerta tecnica che l’associazione sportiva di cui fa parte il preparatore atletico Paolo Fiore ha presentato in sede di gara – con l’impossibilità del Circolo Schermistico Dauno di parteciparvi per via di una morosità pregressa – era specificato che sarebbero state messe in campo delle attività “collaterali”, strumentali per così dire alle esigenze di allenamento degli schermidori, con una serie di obiettivi dichiarati al fine di incrementare il numero dei ragazzi che praticano questo sport. Dunque sarebbe interessante conoscere quali siano queste attività “collaterali” e quale sia attualmente il numero degli iscritti, così da poter comprendere il salto di qualità compiuto dalla scherma foggiana grazie a quell’affidamento. A me risulta non solo che il numero degli atleti avviati alla scherma dall’Associazione Sportiva “Olympia” sia esiguo, ma anche che – in palese difformità rispetto ai contenuti dell’offerta tecnica e del Regolamento Comunale – sia stata perfino presentata una richiesta, ovviamente bocciata dal Comune, per ospitare nel Palazzetto di via Carlo Baffi attività “riabilitative”. Mi spiace per il preparatore atletico Fiore, ma la materia di cui parlo l’ho studiata ed approfondita molto bene. Tanto bene da sapere, ad esempio, che Foggia non ha potuto intercettare le risorse messe a disposizione dal PNNR per le strutture schermistiche a causa del fatto che l’Associazione Sportiva “Olympia” non è neppure iscritta alla Federazione Italiana Scherma. In altri termini la Federazione Italiana Scherma, preso atto di non avere tra i propri iscritti l’associazione sportiva del preparatore atletico Paolo Fiore, non ha potuto fare altro che dirottare circa 2.5 milioni di euro su una struttura di un’altra città. Nonostante la straordinaria tradizione della scherma a Foggia. Una circostanza evidentemente gravissima. Quindi ribadisco esattamente ciò che ho scritto qualche giorno fa. Quel Palazzetto, che da quando è stato costruito ha avuto una destinazione vincolata esclusivamente alla scherma, può ospitare, ai sensi del vigente Regolamento Comunale, soltanto l’attività schermistica. E invito ancora una volta il Prefetto Cardellicchio, che non ha avuro neanche il garbo di riscontrare la “pec” inviatagli, a pronunciarsi formalmente sulla vicenda. Sono certo che se dovesse farlo – ed io spero lo faccia molto in fretta – accadrebbe la stessa cosa successa per il parcheggio “Zuretti”. Cioè si scoprirebbe che ho ragione. Nel frattempo, giacché sono stato accusato di diffondere notizie false, nei prossimi giorni provvederò ad illustrare nel merito tutti gli aspetti dell’affidamento all’Associazione Sportiva “Olympia” di cui ho parlato, a cominciare dal rispetto degli impegni contrattuali relativi all’offerta tecnica presentata in sede di gara. Concordo con Paolo Fiore: lo sport per Foggia è una cosa seria. E come tale va gestito innanzitutto rispettando le regole. Un principio che è alla base di ogni disciplina sportiva.”
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