Peronospora, Cia Puglia: dal Governo elemosina a viticoltori
Il Governo destina quasi tre milioni per il granchio blu che interessa il Nord e solo un milione per la peronospora, che riguardano soprattutto il Sud

“Un milione di euro per la peronospora, in un Paese ricoperto da vigneti, è meno di una goccia nell’oceano. Se non ci fosse da piangere, ci sarebbe da ridere sulle decisioni del Consiglio dei Ministri, la montagna ha partorito il topolino”. É molto netto il giudizio di Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani. “C’è un altro aspetto da considerare: per la cattura e lo smaltimento del granchio blu, che interessa il Nord, vengono destinati 2,9 milioni di euro; agli interventi compensativi sulla peronospora, che riguardano soprattutto il Sud, viene destinata una cifra di tre volte inferiore. Ai viticoltori, in pratica, viene fatta l’elemosina”.
In Puglia, complessivamente e dunque considerando ciascuna delle 6 province, la peronospora ha danneggiato circa 5mila ettari di vigneti. Un ettaro di uva da vino totalmente compromesso rappresenta una perdita stimabile in non meno di 10-12mila euro per un produttore; se si tratta di uva da tavola, invece, il danno per il mancato raccolto di un ettaro si attesta attorno ai 20mila euro. La perdita produttiva in Puglia varia in modo anche considerevole da zona a zona: si va da un minimo del 20% a un massimo che arriva anche oltre l’80%. Una media complessiva è stimabile tra il 45 e il 60%. I danni, dunque, già tenendo presente soltanto la Puglia, una delle regioni leader nella produzione di uva, sono enormemente superiori a un milione di euro, cioè a quanto stanziato dal Consiglio dei Ministri.
MISURE INSUFFICIENTI. “Il milione di euro impegnato dopo la decisione del CdM è assolutamente insufficiente. Il Governo, così come ha fatto per altri capitoli, trovi le risorse aggiuntive necessarie. Gli agricoltori ci mettono tutti i loro sacrifici, si accollano rischi crescenti, vanno avanti nonostante tutto e tutti, ma diventa sempre più difficile fare fronte a questa assoluta mancanza di attenzione da parte del Governo anche dopo che il disastro peronospora si è abbattuto sulla nostra viticoltura”.