Petizione per la DIA, Foggia risponde con 8mila firme
Foggia – Lo scorso fine settimana la prima iniziativa del Forum dei Giovani di Foggia, l’organo consultivo del Comune che si è ricostituito proprio nei mesi scorsi grazie alla buona volontà dei giovani attivisti e alla disponibilità dell’attuale Amministrazione Comunale.
La prima iniziativa ha riguardato il tema della legalità: per due giorni i volontari hanno presenziato con un gazebo ubicato nel centro cittadino per raccogliere le firme necessarie a portare avanti avanti la petizione con cui si chiede l’istituzione di una sezione locale della DIA, la Direzione Investigativa Antimafia.
Un tema molto sentito dalla cittadinanza locale, scossa proprio nell’ultimo periodo da una serie di attentati dinamitardi a danno delle attività commerciali: sono state raccolte più di 2mila firme che andranno ad aggiungersi allo ‘zoccolo duro’ delle 6mila firme raccolte durante una petizione precedente, che ha riguardato sempre lo stesso tema, portata avanti dall’Associazione Populus, che, anche questa volta, insieme all’Associazione Centro Culturale Visioni e Associazione Ultimi per la Legalità è stata tra le prime sostenitrici dell’iniziativa, contando sulla disponibilità delle altre associazioni e dei giovani foggiani che hanno aderito al Forum.
Al momento quindi sono 8mila le sottoscrizioni raccolte: tra le adesioni anche quella di don Aniello Manganiello, il sacerdote simbolo della lotta alla mafia e quella dei due candidati sindaci alle prossime amministrative. Un buon risultato che però è solo un punto di partenza considerando che, già in passato, la petizione era stata proposta sul territorio ma non sono state raggiunte le 50mila firme necessarie.
Per permettere l’adesione anche a chi non è potuto essere presente fisicamente e per riuscire laddove gli altri magari non sono arrivati, sarà possibile firmare la petizione anche online su Change.org. Dal canto loro , i volontari continueranno nell’obiettivo con lo stesso entusiasmo, come ha dichiarato nella nostra intervista il presidente del Forum dei Giovani, Pierluigi Zarra