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Emergenza Covid in Puglia, nuovo Piano Ospedaliero. Emiliano: “Pronti per la seconda ondata”

Puglia – “La minaccia del Covid ci ha insegnato che dobbiamo essere sempre pronti con il nostro sistema sanitario a fronteggiare l’emergenza. Tutti gli esperti prevedono una seconda ondata del contagio in autunno, nel mondo si registrano numeri molto alti dell’infezione.

Noi qui in Puglia siamo pronti. Abbiamo una squadra collaudata e competente. E oggi vi presentiamo il nuovo Piano Ospedaliero che rafforza tutta la rete sull’intero territorio regionale”, questo l’annuncio del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

• POTENZIAMENTO RETE OSPEDALIERA +1255 POSTI LETTO per acuti, riabilitazione e lungodegenza, fino al raggiungimento dello standard massimo previsto dal D.M. n. 70/2015.

Si intende raggiungere lo standard massimo ministeriale, incrementando ulteriormente i posti letto già programmati con il Regolamento regionale n. 23/2019, così come di seguito riportato: n. 474 posti letto di acuzie; n. 123 posti letto di riabilitazione; n. 658 posti letto di lungodegenza.

• RADDOPPIO TERAPIA INTENSIVIA (+276 POSTI LETTO)

Prima dell’emergenza Covid la Puglia aveva 304 posti di terapia intensiva per complessive 32 unità operative, 5 unità in più rispetto a quelle previste dal DM70. Oggi, con l’incremento di 276 posti letto attiviamo a un totale di 580 posti di rianimazione.

I 285 posti letto di semi intensiva saranno impegnati in un doppio utilizzo: posti letto di area medica che all’occorrenza verranno trasformati in semi-intensiva.

• TERAPIA SEMI-INTENSIVA (+285 POSTI LETTO)

I 285 posti letto di semi intensiva saranno impegnati in un doppio utilizzo: posti letto di area medica che all’occorrenza verranno trasformati in semi-intensiva.

• RIORGANIZZAZIONE PERCORSI DI EMERGENZA-URGENZA

Nei Pronto Soccorso l’obiettivo prioritario è separare i percorsi, creare aree di permanenza dei pazienti in attesa di diagnosi che garantiscano i criteri di separazione e sicurezza.

Il tempo di permanenza in attesa di ricovero deve essere ridotto al minimo, anche in considerazione alle esigenze di distanziamento tra i pazienti durante le procedure diagnostico-terapeutiche, al fine di evitare il sovraffollamento e di non provocare rallentamento o ritardi della gestione della fase preospedaliera del soccorso sanitario.

Nel Pronto Soccorso devono essere previsti ambienti per l’isolamento e il biocontenimento dei pazienti, con sale appositamente dedicate, anche in ambito pediatrico.

Redazione

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