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Stele Di Vittorio, ANPI Capitanata: "Autori dell’atto siano individuati e puniti"

Ortanova – Ecco le dure parole di Michele Galante, presidente provinciale ANPI Foggia, dopo l’atto vandalico nei confronti della stele di Giuseppe Di Vittorio.

“Vandali, ignoranti e stupidi hanno distrutto la lapide che ricordava il luogo ove, l’ancora bambino, Giuseppe Di Vittorio iniziò a lavorare come bracciante. L’atto vandalico ha colpito  la bandiera della lotta per l’emancipazione dei lavoratori, della lotta antifascista, per la difesa della Costituzione e l’estensione della democrazia. Una delle figure più nobili della storia recente dell’Italia.

L’ Anpi di Capitanata, nel ringraziare il sindaco e i consiglieri comunali della cittadina del Basso Tavoliere che si stanno prodigando per il ripristino della stele, esprime una forte preoccupazione per i guasti generati dal clima di contrapposizione e odio; clima che chiama in causa l’attuale ministro dell’Interno il quale, con prese di posizioni e atteggiamenti suoi, ne è fomentatore.

Nello stesso tempo l’Anpi di Capitanata si appella a tutte le forze democratiche, antifasciste e del mondo del lavoro, affinché condannino l’episodio e isolino le forze della violenza e dell’oltraggio, e alle forze e istituzioni competenti affinché siano individuati gli autori e sottoposti alle procedure di legge”.

Giuseppe Di Vittorio è stato un grande politico italiano, considerato fra gli esponenti più autorevoli del sindacato italiano del secondo dopoguerra; un uomo pronto a combattere contro qualsiasi forma di ingiustizia per difendere i lavoratori più umili.

Una vergona, un gesto da condannare a gran voce quello che ha avuto luogo ieri ad Ortanova, di fronte al quale non si può e non si deve rimanere in silenzio.

Redazione

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