UniFg: successo del Learning Sciences institute a a Futura Expo 2025

Grande successo per la partecipazione del Learning Sciences institute (LSi) dell’Università di
Foggia, a Futura Expo 2025, la Fiera Internazionale dedicata alla sostenibilità e all’innovazione,
svoltasi a Brescia dal 7 al 9 marzo 2025. Il progetto EduImpact, presentato dalla dott.ssa
Guendalina Peconio, è stato selezionato tra le dieci migliori proposte innovative per partecipare a
questo prestigioso evento, che ha riunito imprese, istituzioni e startup provenienti da tutta Italia e
dall’estero. La prof.ssa Giusi Antonia Toto, coordinatrice del Learning Sciences institute e
ordinaria di Didattica e Pedagogia Speciale, ha sottolineato l’importanza di eventi come Futura
Expo per promuovere la collaborazione tra università, imprese e istituzioni: «La partecipazione a
Futura Expo ha rappresentato un momento cruciale per il nostro laboratorio, sia per il valore
scientifico che per quello umano. EduImpact rappresenta per noi un modello di come la ricerca
possa tradursi in azioni concrete per il territorio. Siamo orgogliosi di aver mostrato come
l’Università di Foggia sia in prima linea nella promozione dell’innovazione sostenibile».
Futura Expo 2025, organizzato dall’Agenzia Regionale per la Tecnologia, il Trasferimento
Tecnologico e l’Innovazione (ARTI), ha rappresentato una piattaforma di dialogo tra il sistema
economico pugliese e lombardo, con un focus su temi fondamentali come la transizione ecologica,
la digitalizzazione e la sostenibilità sociale ed economica. L’evento, che rientra nelle attività del
Programma regionale Puglia FESR – FSE+ 2021/2027, si colloca nella strategia regionale
SmartPuglia 2030 e nell’iniziativa #mareAsinistra, per valorizzare i talenti e le eccellenze del
territorio pugliese.
Tra i settori chiave affrontati dall’Expo spiccano la manifattura sostenibile, le energie rinnovabili, il
welfare e la salute, le tecnologie deep tech e digitali, e il comparto Agritech – Agrifood, temi di
grande rilevanza per il futuro delle economie locali e globali. Il progetto EduImpact, presentato
dall’Università di Foggia, si è distinto per il suo approccio innovativo e partecipativo. Basato sulla
metodologia del design thinking, EduImpact ha coinvolto studenti universitari, assegnisti di ricerca,
dottorandi, imprenditori e decisori politici in un workshop collaborativo volto a sviluppare idee
imprenditoriali per la valorizzazione delle aree interne. «Le aree interne rappresentano un
patrimonio inestimabile, ma per rilanciarle è necessario creare progetti innovativi che partano dal
basso, coinvolgendo diversi attori della società», ha dichiarato Guendalina Peconio, assegnista di
ricerca e ideatrice del progetto. «EduImpact è nato proprio con questo scopo, mettendo insieme
competenze e prospettive interdisciplinari per affrontare sfide complesse come il turismo
sostenibile, la valorizzazione dei prodotti locali e la creazione di imprese innovative. Partecipare a
Futura Expo è stata una straordinaria opportunità per condividere queste idee con un pubblico
ampio e qualificato». Le aree interne, spesso trascurate dai grandi flussi economici e urbani,
rappresentano un patrimonio di cultura, tradizioni e risorse ambientali che può essere rilanciato
attraverso soluzioni innovative e sostenibili. EduImpact ha puntato proprio su questo obiettivo,
creando un ambiente di lavoro interdisciplinare per affrontare sfide legate alla promozione del
turismo sostenibile, alla valorizzazione dei prodotti locali e alla creazione di imprese innovative. Il
workshop di EduImpact si è sviluppato attraverso un processo strutturato in quattro fasi, che ha
saputo coinvolgere e stimolare i partecipanti in maniera dinamica e collaborativa. La prima fase,
dedicata all’icebreaking e brainstorming, ha avuto lo scopo di creare un clima di fiducia e creatività
tra i partecipanti. Suddivisi in gruppi interdisciplinari, composti da studenti universitari, ricercatori,
imprenditori e decisori politici, i partecipanti hanno iniziato un confronto aperto sulle principali
sfide delle aree interne. Condividendo esperienze personali e idee innovative, hanno esplorato temi
cruciali come il turismo sostenibile, la valorizzazione delle tradizioni locali e le opportunità di
lavoro nei territori periferici rispetto ai centri di servizi essenziali. Questo momento iniziale di
scambio ha permesso di rompere il ghiaccio e avviare un dialogo produttivo, gettando le basi per le
fasi successive. Nella seconda fase, dedicata allo sviluppo delle soluzioni, ogni gruppo ha estratto
una specifica sfida da affrontare, come l’attrazione di giovani talenti verso le aree interne, la
creazione di startup agricole innovative o la promozione dei prodotti locali. Le idee iniziali sono
state elaborate in proposte concrete, rispondendo a quattro domande guida: Cosa? (Qual è l’idea o il
progetto?), Come? (Come funziona? Quali risorse sono necessarie?), Chi? (Chi ne beneficia?) e
Perché? (Perché è importante per le aree interne?). Questo processo ha richiesto un lavoro
collaborativo intenso, che ha permesso di affinare e strutturare le idee in progetti dettagliati e
fattibili. La terza è stata quella della presentazione e votazione, un momento estremamente
coinvolgente e dinamico. Ogni gruppo ha avuto due minuti per presentare la propria idea davanti
agli altri partecipanti, utilizzando modalità sintetiche e persuasive. Infine, il quarto step ha previsto
una discussione aperta e riflessioni finali. I partecipanti hanno condiviso feedback sulle idee
proposte, esplorando i punti di forza e le possibili criticità. Questo momento di confronto ha
permesso di immaginare come i progetti potessero essere applicati nella realtà, rafforzandone la
concretezza e l’impatto potenziale.
Durante l’evento, non sono mancate le prospettive di ricerca. Sono state, infatti, condotte interviste
semistrutturate con imprenditori provenienti da diversi settori, con l’obiettivo di esplorare il ruolo
della scuola nello sviluppo delle competenze dei giovani lavoratori, le aspettative delle aziende nei
confronti delle nuove generazioni e l’inclusione delle persone con disabilità nel mondo del lavoro.
Il progetto EduImpact proseguirà con l’analisi delle proposte emerse durante l’evento e delle
interviste effettuate, esplorando le opportunità e promuovendo ulteriori iniziative di collaborazione
interdisciplinare. In quest’ottica, il Learning Sciences institute dell’Università di Foggia si impegna
a rafforzare il dialogo con le imprese e le istituzioni per trasformare le idee in soluzioni concrete,
contribuendo alla crescita sostenibile del territorio.
