Valorizzazione del territorio: gli ipogei di Foggia nell’Odg La Salandra
Accolto un ordine del giorno del deputato foggiano per la promozione del nostro patrimonio culturale, spesso poco conosciuto d agli stessi foggiani: gli enti locali hanno il dovere di accedere alle risorse disponibili

La città di Foggia possiede monumenti e un patrimonio culturale spesso sconosciuto dagli stessi foggiani, ma gli enti locali hanno il dovere di accedere a tutte le risorse disponibili per la valorizzazione dei propri beni artistici e storici. Ne è convinto il parlamentare Giandonato La Salandra, che ha firmato un ordine del giorno, riformulato e accolto dal Governo, che riguarda gli ipogei urbani di Foggia.
“Proprio in tale contesto cittadino – si legge nell’odg – importanza storica assoluta è attribuita a tali cavità sotterranee di interesse storico e antropologico, mondo nascosto della città che ha catturato l’interesse di molti, tra cui il Prof. Giuliano Volpe, già Rettore dell’Ateneo di Capitanata.
L’odg è stato accolto all’interno del testo unico, approvato alla Camera dei deputati, volto a conferire il riconoscimento di monumento nazionale ad alcuni teatri italiani, classificati come simboli di riferimento per la comunità nazionale. Esattamente come gli ipogei di Foggia, la cui storia si intreccia con quella del Palatium di Federico II, ricordando quando Foggia era capitale del suo regno e nel Palatium venivano invitati musicanti, acrobati e cantanti – proprio come nei teatri – per intrattenere la corte federiciana.
“Il mio ordine del giorno, valido naturalmente anche per altri Comuni italiani, – spiega il deputato meloniano La Salandra – impegna il Governo a valutare l’opportunità di avviare una campagna nazionale di comunicazione finalizzata ad una maggiore coscienza comune del patrimonio culturale e monumentale locale e nazionale, diretta a sensibilizzare le istituzioni locali e significativamente i Comuni, e così l’opinione pubblica, affinché vengano avviate iniziative organiche per la valorizzazione e la conoscenza dei patrimoni culturali delle città”.