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Come in una favola, alla scoperta degli affascinanti boschi dei Monti Dauni

I boschi con la loro ricca flora e fauna arricchiscono i Monti Dauni conferendo a questi luoghi, in cui il tempo sembra essersi fermato in un eterno presente, un alone di fascino e suggestione. Storie e leggende si rincorrono tra il verde della natura che regna sovrana e dona un’autentica e disarmante bellezza ai borghi poco distanti.

Immersi nella natura incontaminata di questi luoghi si torna ad apprezzare il suono del silenzio, lontani dai ritmi caotici delle città ci si può dedicare ad escursioni, al trekking, lunghe passeggiate a piedi o a cavallo accompagnati dal canto degli uccelli, e anche ad alcune attività sportive come il tiro con l’arco. Iniziamo il nostro viaggio avventurandoci alla scoperta dei boschi fiabeschi dei Monti Dauni. Prima di inoltrarci tra verdi distese della Capitanata, vediamo nel dettaglio la ricca flora che domina questi luoghi ameni.

Nei boschi dei Monti Dauni vi potrà capitare di vedere alberi come il leccio, la roverella e il faggio, e ancora fiori come le primule, i bucaneve, l’anemone, la calendula, il narciso, la ginestra, il biancospino e la stupenda rosa canina. Vi capiterà anche di imbattervi in particolari arbusti come l’agrifoglio, l’albero di Giuda, la sanguinella e il caprifoglio. In inverno, è notevole la presenza di vischio e pungitopo.

Per quanto concerne la fauna, invece, tra gli aberi dei Monti Dauni vi potrà capitare di scorgere mammiferi come lupi, cinghiali, volpi, lepri, puzzole, ricci, ghiri, donnole, gatti selvatici, istrici e persino caprioli. Se spinti da spirito di avventura decidete di intraprendere un’escursione notturna, il vostro soggiorno nei boschi dauni sarà sicuramente accompagnato dal canto di particolari rapaci barbagianni, civette, gufi. Il nostro viaggio parte da quella che è sicuramente l’area boschiva più estesa dei Monti della Daunia, quella del Monte Sambuco, una delle vette più alte della Capitanata.

Crediti Foto: Il Veltro

In questa bellissima distesa verde, ogni anno il 6 maggio, arrivano dal piccolo borgo di Motta Montecorvino numerosi fedeli con colorati carri addobbati portano in processione la statua di San Giovanni Battista. Secondo la tradizione, agli inizi del ‘900, gli abitanti del borgo dauno, a causa della grave siccità che stava danneggiando i raccolti, portarono sulla vetta di Monte Sambuco la statua del Battista con lo scopo di ottenere un miracolo.

La gente, infatti, si raccolse in preghiera nei boschi e implorò l’arrivo della pioggia. Poco dopo una grande nuvola grigia investì il cielo e iniziò a scendere la pioggia. Quell’anno il raccolto fu molto abbondante e la gente del luogo decise di ricordare quel particolare giorno di maggio ogni anno con una processione in onore del suo Protettore.

Continuiamo il nostro viaggio spostandoci verso l’affascinante borgo di Pietramontecorvino dove possiamo ammmirare il Bosco Celle, all’interno del quale si trova la Casa del Guardiaboschi, ad oggi ristrutturata e destinata a particolari attività di educazione ambientale. Da questo punto è possibile raggiungere Pila di Sant’Onofrio dove gli amanti dell’avventura potranno divertirsi tra persorsi sospesi tra gli alberi, tronchi oscillanti e ponti tibetani del Parco Avventura.

Se amate il trekking, invece, non potete non visitare Piano del Sorbo, nei dintorni del comune di Celenza Valfortore. Da non perdere anche una ristorante sosta nel silenzioso Bosco San Cristoforo raggiungibile dal piccolo borgo di San Marco La Catola, una distesa verde costituira da varie specie arboree di alto fusto, aree picnic, fontane e lunghi sentieri.

Se passate dalle parti di Alberona non dimenticatevi di avventurarvi tra i sentieri di Bosco Tuoro. Ricco di sorgenti d’acqua zampillante e torrenti, questo bosco costituisce un patrimonio naturalistico di grande importanza per il borgo dei Monti Dauni.

Il nostro viaggio ci porta ora sulla vetta più alta della Puglia, Monte Cornacchia. Siamo nel piccolo comune di Biccari, un borgo immerso nella natura dei boschi che lo avvolgono dolcemente grazie allo speciale trittico Lago Pescara, Monte Cornacchia e Bosco della Cerasa. Il bosco di Biccari ha fatto molto parlare di sè nelle scorse settimane per l’originale idea di trasferire la scuola nel bosco, un modo creativo per imparare e divertirsi a stretto contatto con la natura della Capitanata.

Il Parco Avventura del bosco di Biccari come esempio di sviluppo sostenibile e di buone pratiche, con le sue casette di legno sugli alberi e le speciali Bubble Room per dormire immersi nella natura in uno scenario incontaminato.

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Fonte: viaggiareinpuglia.it

Annarita Correra

Mi chiamo Annarita Correra, ho 28 anni, sono una giornalista pubblicista, una copywriter, content creator e cantastorie. Credo che la bellezza salverà il mondo e per questo la cerco e la inseguo nella mia terra, la più bella del mondo. L’amore per la letteratura mi ha portato a conseguire la laurea triennale in Lettere Moderne e quella magistrale in Filologia Moderna. Ho collaborato con riviste online culturali, raccontando con interviste e reportage le bellezze pugliesi. La mia avventura con Foggia Reporter é iniziata cinque anni fa. Da due anni curo la linea editoriale del giornale, cercando di raccontare la città e la sua provincia in modo inedito, dando voce e spazio alla cultura e alle nostre radici. Scrivo e creo contenuti digitali, gestisco la pagina Instagram del giornale raccogliendo e raccontando le immagini più belle delle nostra terra.

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