Storie di successo

Carlotta Galmarini: da Roma agli U.S.A. passando per Foggia

Di origine francese, nata a Livorno ma cresciuta a Roma. Parla quattro lingue: italiano, francese, spagnolo e inglese. Carlotta Galmarini è una talentuosa attrice dal carattere deciso. All’attivo un’avviata carriera tra teatro e cinema: si è esibita su molti palcoscenici italiani tra cui il Teatro San Carlo di Napoli e ha partecipato alla serie televisiva ‘1992’ andata in onda su La7 nel 2015. Ha anche preso parte a numerosi videoclip musicali come ‘California’ dei Mad Shepherd e ‘La mia dedica per Te’ dei Nariva, oltre che al videoclip del singolo ‘Vietato Morire’ con cui gli Ermal Meta hanno partecipato a Sanremo 2017 vincendo il terzo posto.

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La sua formazione prende il via a Parigi presso lo studio Acting International di Robert Cordier, poi il rientro in Italia per proseguire l’approfondimento delle tecniche del mestiere presso il Duse International di Francesca De Sapio a Roma. Lì conosce il giovane regista foggiano Marco Giuva, che decide subito di scritturarla per il suo primo cortometraggio dal titolo ‘Ladri di valigette’, attualmente in fase di post-produzione e che vedrà la luce a breve.
“Carlotta è un’attrice di grande talento” dice il ventottenne regista foggiano. “Mi ha fatto un bellissimo regalo accettando la parte. La scena con lei era la più difficile in assoluto dell’intero corto per via delle sue numerose sfaccettature, sia di sceneggiatura che di natura tecnica. L’intenzione era quella di dare vita ad una scena poetica e trasognante dal sapore felliniano. Se ci siamo riusciti, il grande merito, oltre che alla portentosa squadra di cui disponevo sul set, va sicuramente all’irripetibile e maestosa interpretazione di Carlotta”.

 

Carlotta Galmarini ha proseguito i suoi studi sul metodo Strasberg in America con acting coach di calibro internazionale come Susan Batson e Ivana Chubbuck. L’abbiamo raggiunta per intervistarla.

 

Ciao Carlotta. È bello pensare che un’attrice come te, che ha studiato e vissuto anche in America, abbia accettato di venire a Foggia per girare un cortometraggio.

 

Può sembrare strano, ma in realtà non lo è. Nel lavoro che faccio è necessario essere sempre pronti a viaggiare. Ho accettato di lavorare con Marco Giuva perché ho creduto sin dall’inizio nel suo progetto e nelle sue capacità di regista, nonostante si trattasse del suo esordio. È stato molto bravo a descrivermi quello che voleva fare e dove intendeva arrivare. Conoscendo la sua incrollabile forza di volontà, sono sicuro che presto riuscirà a farsi conoscere dal grande pubblico come merita.

 

Il titolo ‘Ladri di valigette’ rimanda al capolavoro neorealista di Vittorio De Sica. È stato scelto volutamente dal regista e autore del cortometraggio, il foggiano Marco Giuva. Come è lavorare con lui?

 

Essere diretti da Marco è un’esperienza molto gratificante. Lui ci tiene a far sentire gli attori a proprio agio e a guidarli minuziosamente nel lavoro, crede fieramente nel metodo Stanislavsky e per questo dedica moltissimo tempo alla creazione del carattere. Ricostruisce nei dettagli il passato del personaggio e le motivazioni interiori che lo inducono ad avere determinati bisogni. Il suo obiettivo è che l’interpretazione sia sempre autentica, il risultato di un’azione spontanea guidata in un certo senso dall’inconscio del personaggio.
Dopo aver svolto insieme questo lungo lavoro preliminare, mi ha dato grande fiducia lasciandomi molto spazio e libertà di interpretazione, intervenendo solo per piccole correzioni stilistiche.
Dall’esterno potrebbe sembrare che lasci ognuno libero di fare ciò che vuole, ma in realtà non perde mai il controllo del set e della scena.

 

E fuori dal set? Come vi siete conosciuti?

Ci siamo conosciuti due anni fa in teatro a Roma, presso il Duse Studio di Francesca De Sapio.
Lo frequentavo da molti anni. All’inizio Marco per me era solo uno dei novizi che ogni due mesi approdano lì superando le selezioni. Poi un giorno si avvicinò a me dopo le prove di una scena drammatica e si complimentò per la mia interpretazione, assicurandomi che un giorno mi avrebbe scritturato per un suo film. All’inizio non gli credetti e lo presi in simpatia, perché non aveva ancora nessun lavoro da regista nel suo curriculum. Poi a un anno di distanza l’inattesa chiamata: “Carlotta, c’è un ruolo perfetto per te nel cortometraggio che ho scritto. La scena è breve e molto intensa. È la più importante di tutte. Ho bisogno di un’attrice brava come te. Ti va di interpretarla?” e così dopo una spiegazione più accurata del progetto, accettai. Oggi sono entusiasta di averlo fatto poiché interpretare quel personaggio con la sua regia è stata un’esperienza unica e irripetibile.

 

Raccontaci del tuo personaggio in “Ladri di valigette”.

 

Lei è una avvenente ragazza che seduce il proprio uomo, misteriosa, sensuale ed intrigante e la sua storia si intreccia con quella del protagonista del film, interpretato da Venanzio Amoroso.
Non posso aggiungere altro. Dico solo che il regista Marco Giuva ha dipinto il rapporto tra i due con una scena sorprendente ed elegante, che però non posso svelare nei dettagli. Lui poi è un grande citazionista.
Mi ha svelato che nello scrivere il mio personaggio si è ispirato alla mitica Barbara Bouchet, icona del cinema di genere anni Settanta, molto apprezzata in film come ‘Milano Calibro 9’ del regista Fernando Di Leo (anche lui foggiano, ndr) a cui quest’opera strizza l’occhio.

 

Hai incontrato qualche difficoltà?

 

Come detto, con Marco la preparazione del personaggio è assoluta.
Grazie al metodo Stanislavsky sono arrivata sul set sicura dei miei mezzi e pronta a girare.
Nel perfezionare e rifinire il personaggio, mi sono ispirata a Sofia Loren nel film ‘Ieri, Oggi e Domani’ di Vittorio De Sica e a Salma Hayek nel film ‘Dal tramonto all’alba’ di Robert Rodriguez.
Devo ammettere che in preparazione ho avuto una leggera timidezza iniziale, ma l’ho superata subito ed il resto è stato molto divertente.

 

Carlotta, parlaci dei tuoi modelli di ispirazione a livello cinematografico. Quale regista sceglieresti?

 

Sicuramente un regista italiano dell’epoca d’oro. Ma scegliere è difficile, sono in tanti ad essere grandissimi. Adoro film come ‘Otto e mezzo’ e ‘La dolce vita’ di Federico Fellini, così come ‘Il sorpasso’ e ‘Una vita difficile’ di Dino Risi. Sono opere che ti rimangono nel cuore. Ma amo anche la grande commedia all’italiana: ‘I soliti ignoti’, ‘L’armata Brancaleone’ e ‘La ragazza con la pistola’ di Mario Monicelli.
Insomma, il cinema italiano è pieno di grandi maestri. Non saprei proprio come fare a sceglierne solo uno!

 

Torniamo alla tuo lavoro in ‘Ladri di valigette’. Raccontaci il primo aneddoto divertente legato al set che ti viene in mente.

 

Bisognava girare una scena in aperta campagna, l’ultima della giornata. Mentre il set si stava spostando da una location abbastanza lontana, in cielo si erano addensate dei nuvoloni che mettevano a rischio le riprese per la pioggia. Ciò aveva causato problemi per decidere se rischiare girando la scena subito o se rinviarla al giorno dopo. Quando il set era pronto a girare, alcuni cani in lontananza iniziarono ad abbaiare fortissimo. Gli assistenti di produzione non riuscivano a farli smettere. Quando poi finalmente tornava il silenzio sul set e veniva dato il ciak-azione, puntualmente i cani riprendevano ad abbaiare costringendo il fonico allo stop.

Era esilarante! Alla fine, all’ennesimo stop, si era ormai creato un clima di euforia e al tempo stesso di insofferenza. Comunque siamo riusciti a portarla a casa, per fortuna!

 

Carlotta, un ringraziamento da parte di tutta la redazione per questa bella chiacchierata.

Ringrazio voi. Tornerò volentieri a Foggia per l’anteprima nazionale del corto.
Sarà una grande occasione per ricordare i bellissimi giorni che mi hanno legato alla alla città di Foggia

Simone Clara

Giornalista pubblicista dal 2015 e Direttore Responsabile di Foggiareporter.it - Giornalista pubblicista - Direttore Responsabile del sito Foggiareporter.it - Inviato partite e conferenze stampa Foggia calcio dalla stagione sportiva 2015/2016 - Collaboratore giornalista Gazzetta Meridionale - Inviato Barletta calcio per la stagione sportiva 2012/2013 - Redattore Napolicalcionews.it dal 2012 al 2014 - Iscrizione Albo Giornalisti Pubblicisti dal Giugno 2015 - Varie collaborazioni in ambito giornalistico Laureato in Beni Culturali info: simoneclara@outlook.it

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