Con Ferretti svolta missionaria della Chiesa foggiana

Più che della Diocesi di Foggia, l’ordinazione episcopale di don Giorgio Ferretti – vescovo eletto di Foggia-Bovino – è stata la festa della Comunità di Sant’Egidio, con Andrea Riccardi in prima fila e il cardinal Zuppi sorridente sul’altare. Nessuno a rappresentare il Comune di Foggia; tra i banchi della basilica di San Giovanni in Laterano si sono visti l’assessora regionale Rosa Barone, la sindaca di Bovino Stefania Russo, il sindaco di Castelluccio dei Sauri Gianni Di Francesco. La chiesa di Foggia, oltre a mons. Pelvi, era invece rappresentata dal vicario generale, monsignor Filippo Tardio, e da circa cinquecento fedeli. A far festa al nuovo Arcivescovo anche il cardinale Salvatore De Giorgi, vescovo di Foggia negli anni ’80. Una festa, quindi. Il più felice è sembrato il presidente della Cei: ha consacrato vescovo un suo allievo, un sacerdote che come lui condivide il carisma della Comunità di Sant’Egidio. Nell’omelia il cardinale ha ricordato i santi Guglielmo e Pellegrino, monsignor Farina, di cui ha auspicato la beatificazione, e don Tonino Bello, il vescovo pugliese icona della chiesa progressista. Con Ferretti la chiesa foggiana vivrà una nuova stagione, meno ingessata e formale di quella vissuta finora. Dopo un monaco e un generale arriva un missionario, un prete che – ha ammesso durante la cerimonia – ha lasciato un pezzo di cuore in Africa e che in Mozambico trascorrerà le feste di fine anno. Annunciando, in pratica, il suo programma Ferretti ha detto che quella di Foggia vorrebbe fosse” una comunità diocesana unita nel Signore, accogliente e dalle porte aperte». Il suo ingresso a Foggia è previsto per il 14 gennaio.