Politica

Elezioni comunali, Mainiero attacca il Pd e Colangelo

Per il candidato sindaco indipendente Sabino Colangelo è "l'uomo delle consorterie"

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Nonostante il Partito Democratico, da tempo, sia governato da una nuova generazione di dirigenti, per il candidato sindaco Giuseppe Mainiero il PD – dietro le quinte – sarebbe invece ancora guidato da un grande vecchio, agli ordini di un ex presidente del consiglio. In un lungo post sul suo profilo Facebook, infatti, Mainiero si scaglia contro il Partito Democratico che indica come “ il nemico più pericoloso di questa Città, un “partito-apparato” dei cosiddetti “poteri forti”, quelli che che hanno “affamato” Foggia negli ultimi vent’anni”. Il commercialista afferma di aver osservato le manovre del grande vecchio Sabino Colangelo, che definisce “uomo delle “consorterie” (e luogotenente di Massimo D’Alema a Foggia e in Capitanata)”. Per Mainiero Colangelo ha convinto D’Alema ad intervenire sulle elezioni comunali di Foggia, in un dialogo stretto fra lo stesso D’Alema e Giuseppe Conte. “Insomma – scrive Mainiero – il futuro di Foggia per il cosiddetto “campo largo” del centrosinistra lo deciderà la coppia D’Alema-Conte. I due dovranno decidere se essere alleati sin dal primo turno alle comunali del prossimo autunno o fare finta di dividersi. Ovviamente per riabbracciarsi al ballottaggio”. Giuseppe Mainiero, negli ultimi mesi, aveva più volte manifestato stima e apprezzamento per il Movimento 5stelle, dichiarando apertamente il suo voto per i grillini alle ultime politiche. Giuseppe Conte, un mese fa, non aveva detto no, alla sua candidatura, chiedendogli di aspettare. Insomma, per qualche tempo si era pensato che proprio Mainiero potesse essere un candidato sindaco credibile per il campo largo progressista, nonostante le sue origini missine. A nulla, però, sono valsi il suo filo diretto con Michele Emiliano, la sua netta opposizione a Landella, le critiche costanti al centrodestra e ai suoi eletti, in primis il deputato La Salandra. Il M5S, ad un certo punto, ha deciso che avrebbe accettato una alleanza con Mainiero, a supporto di un candidato sindaco indicato dallo stesso Mainiero ma che non fosse lui, definito come “troppo divisivo”. Nel frattempo, Colangelo avrebbe suggerito a D’Alema il nome del candidato sindaco da condividere con Conte e i cinque stelle. Si tratterebbe di Marcello Salvatori, imprenditore del settore energetico con interessi anche nel campo turistico e agroalimentare, già corteggiato da Fratelli d’Italia. Per Mainiero la strategia è la stessa di quella adottata con la candidatura di Gianni Mongelli: “Salvatori è una persona mite, equilibrata. Esattamente come lo era Giovanni Mongelli. Stessa strategia. Anche se ormai un po’ datata”. Mainiero lancia poi il sospetto che Salvatori stia per realizzare un inceneritore a Borgo Cervaro. E così – scrive – “dopo l’affare Amiu il PD punta a chiudere il ciclo dei rifiuti”.

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