Foggia, la questione israelo-palestinese al centro di un incontro alla Pinacoteca ‘900
Paola Caridi a Questioni Meridionali: la giornalista e scrittrice, esperta di storia politica del mondo arabo, presenta il suo libro giovedì 20 febbraio, ore 18, Civica Pinacoteca di Foggia .
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FOGGIA – “Ora credo di aver capito che è tempo di ascoltare un’altra storia, oltre a quella così piccola e crudele, definita da noi umani con il sangue di altri umani. Troppo sangue. È tempo di imparare dagli alberi, e chiedere perdono”. La storia del Mediterraneo e del Medio Oriente raccontata attraverso gli alberi: un manifesto di botanica politica. È il libro al centro del nuovo appuntamento di Questioni Meridionali, la seguitissima rassegna promossa da SpazioBaol che torna nel segno della più scottante attualità politica e culturale, e più internazionale che mai: giovedì 20 febbraio, alle ore 18, la giornalista e scrittrice Paola Caridi, esperta di Medio Oriente e studiosa della questione israelo-palestinese, presenta il suo ultimo libro dal titolo Il gelso di Gerusalemme (Feltrinelli, 2024). L’incontro avrà luogo nella Civica Pinacoteca comunale Il 900 di Foggia, in via Ferrante Aporti n.1. A conversare con l’autrice sarà il giornalista Enrico Ciccarelli. L’appuntamento è organizzato in collaborazione con la libreria Ubik e la Biblioteca “La Magna Capitana”.
Il gelso di Gerusalemme (Feltrinelli, 2024). Siamo noi a scegliere gli alberi? Oppure sono gli alberi a scegliere quale umano seguire nelle tappe della sua vita? O, meglio, non sono forse gli alberi a poter raccontare il passaggio terreno degli umani? Il gelso di Gerusalemme, il pino piegato del Monte Nebo, gli ulivi di Betlemme, i sicomori di Gaza e i ficus dell’Orto botanico di Palermo, e poi i platani del parco di Gezi e i flamboyant del Cairo non solo sono tutti testimoni di una storia umana, ma scrivono, nel loro modo, la Storia. È così che Paola Caridi ci presenta e racconta le storie dietro agli alberi – e ai giardini botanici – più simbolici del Medio Oriente e del Mediterraneo. E con queste storie – sorprendenti, personali, politiche e tragiche – fa vivere anche le storie degli uomini e delle donne che hanno deciso di abitare la terra dove questi alberi hanno messo radici. Tra il memoir e la storia di aree dell’Italia e del Mediterraneo che hanno subìto una doppia colonizzazione – degli uomini e, all’interno della specie umana, di chi ha esercitato un potere indiscriminato e non partecipato anche sui luoghi e sul paesaggio –, Il gelso di Gerusalemme ribalta la nostra usuale prospettiva di comprensione dell’altro, ci aiuta a esaminare sotto nuovi aspetti i testimoni inermi e silenziosi dei passaggi cruciali nelle vicende del mondo. È la storia, un pezzo di storia, raccontata dagli alberi.