GoGoDoors, l’app “made in Foggia” per gestire i check-in

Abbiamo già avuto modo di presentarvi “GoGoDoors“, l’app sviluppata da quattro foggiani che permette ai clienti di effettuare il Check-In anche in assenza del gestore: l’app, gratuita, comprende un Device facile da istallare che, attraverso Host e Guest, consente la totale gestione della struttura, in piena autonomia.
L’idea dei quattro foggiani Gianluca Scaringi, Saverio Colecchia, Emanuele Salvatore e Roberto Parisi, ha vinto il Premio Nidi 2017 ‘La promessa del web’, assegnato durante l’Innovation Day di Imola promosso da “Innovami”, il centro per l’innovazione e incubatore d’imprese che, da cinque anni, premia i progetti imprenditoriali più innovativi.
https://www.youtube.com/watch?v=_90CoRf4ARA
Abbiamo incontrato il founder del progetto, Gianluca Scaringi, per farci raccontare la storia di GoGoDoors e come funziona.
Come nasce GoGoDoors?
“Come tutte le idee è nata da un’esigenza, nel nostro caso si trattava della problematica del check-in; il tutto nasce più di quattro anni fa: ero in Germania ed alloggiavo in un appartamento prenotato su ‘Airbnb’ e notai subito quelle che erano le problematiche per i clienti di questo servizio in quanto si è vincolati dagli orari del gestore, i quali spesso non coincidono con l’arrivo del cliente, costretto a dover girare con le proprie valige fino alla pausa-pranzo del gestore; poi si sono verificati casi in cui il gestore da appuntamento per la consegna delle chiavi in un bar ed il cliente è costretto poi a dover raggiungere l’appartamento con ‘Google Maps’. Successivamente mi sono ritrovato dall’altra parte quando, qui in Italia, ho affittato un mio appartamento su ‘Airbnb’ ed effettivamente non è facile conciliare le esigenze di un cliente con quelle personali (da gestore) specie nei casi di check-in notturni; diventa complesso così conciliare il lavoro con la gestione di una struttura soprattutto se pensiamo ai ritardi dei treni, degli aerei e degli autobus che influenzano notevolmente questo mercato. Ho cercato così delle soluzioni su Internet ma ho trovato solo i tastierini utilizzabili solo in strutture indipendenti: non si può installare infatti nel portone di un condominio se tutti i condomini non sono d’accordo. Ho esposto la problematica ai miei amici, che adesso sono anche i miei soci, così abbiamo sviluppato insieme il device, superando ogni giorno varie difficoltà, e l’app scaricabile gratuitamente”.

Avete raggiunto i traguardi sperati?
“Si, in primo luogo con la realizzazione del progetto e i primi ordini di ‘GoGoDoors’; abbiamo vinto un premio a ‘Innovami’, l’incubatore di Imola che ogni anno organizza un contest di startup, classificandoci tra le prime otto idee su ottanta partecipanti, e abbiamo vinto infine il premio come ‘Promessa del web’; siamo stati contattati poi da una giornalista di Sky, dalla NBC, che ci ha intervistati a Milano. Di recente abbiamo superato le selezioni per ‘Be Heroes’ e le prime fasi di ‘Shark Tank’, un programma televisivo in cui sono protagonisti aspiranti imprenditori che raccontano la loro idea e il loro business plan a potenziali investitori”.

A cosa puntate per il futuro?
“Puntiamo al 3% del mercato italiano: nel mondo ci sono circa quattro milioni di host ed il nostro scopo è introdurre potenziali affittuari, possessori di seconde case e appartamenti al mare che non possono gestire un’attività del genere perché magari vivono lontano, al mondo dell’homes rent”
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