Gruppo Angiola, interrogazioni sui servizi sociali comunali

Il gruppo consigliare Angiola Sindaco ha depositato oggi tre interrogazioni, rivolte all’Assessora alle Politiche sociali Mendolicchio, su temi di grande interesse per la cittadinanza e soprattutto per le persone più fragili e i loro familiari. Sul punto sono intervenuti Nunzio Angiola e Stefania Rignanese.
“Abbiamo depositato – affermano i due consiglieri – tre interrogazioni, una sul Centro Polivalente per Anziani don Nicola Palmisano, la seconda sul Centro Diurno per Minori e la terza sul Centro Sociale Polivalente per Diversamente Abili. Si tratta di interventi nel campo socioassistenziale che ci vengono sollecitati quotidianamente dai cittadini e sui quali occorre urgentemente fare chiarezza, essendo avvolti in una nebulosa. Tutti e tre i centri sono attualmente non funzionanti”.
Poi Angiola e Rignanese sono scesi nei dettagli, evidenziando che “Il Centro Polivalente per Anziani don Nicola Palmisano ha sospeso le sue attività nel 2021 a causa delle restrizioni dovute alla pandemia; la struttura ha subito negli ultimi anni diversi atti vandalici che hanno interessato la parte esterna della struttura. Il Servizio sociale ha indirizzato numerose richieste al Comando della Polizia locale, chiedendo un servizio di vigilanza h24 e un servizio periodico di ronda, ottenendo, per quanto risulta, la sola vigilanza notturna. Il Servizio sociale, al fine di fare una ricognizione dei danni subiti dalla struttura, ha chiesto al Servizio LL.PP. e Polizia Municipale di relazionare sugli interventi effettuati, anche per consentire la richiesta di un risarcimento danni alla Compagnia di assicurazione. La polizia locale ha riscontrato la richiesta, evidenziando che le effrazioni hanno riguardato la parte esterna della struttura. Gli ultimi atti di cui si ha notizia risalgono allo scorso mese di novembre.
Il Centro Diurno per Minori, ubicato in via Frascolla, è stato oggetto di lavori di ristrutturazione e recupero funzionale, con fondi di finanziamento, pari ad € 500.000,00, a valere sulle risorse UE e statali. A seguito di gara con procedura aperta, il Consorzio Opus è stato individuato quale aggiudicatario del servizio, come da contratto stipulato il 6.2.2018. Ad oggi il centro non è funzionante, non è autorizzato al funzionamento e la struttura non è nella disponibilità del Servizio sociale. A seguito di un sopralluogo congiunto effettuato il 22.5.2023 da personale del Servizio sociale e dell’Ufficio Tecnico Comunale, è stato rilevato un ammaloramento di diverse pareti della struttura dovuto all’umidità, a fronte dei quali sono stati richiesti ed eseguiti interventi di manutenzione. Rispetto all’autorizzazione al funzionamento, ad oggi il Servizio sociale non è in possesso della richiesta documentazione, prevista dal Regolamento regionale n. 4/2007 e analiticamente elencata all’Ufficio Tecnico Comunale con 5 diverse lettere debitamente protocollate, tutte tra i mesi di maggio e settembre 2023. Il Consorzio Opus, considerato il notevole tempo trascorso dalla sottoscrizione del contratto di appalto, ha diffidato diverse volte il Comune di Foggia, ad attivarsi per l’affidamento formale del servizio, preannunciando azioni risarcitorie. Gli ultimi atti di cui si ha notizia risalgono allo scorso mese di settembre.
Il Centro Sociale Polivalente per Diversamente Abili è ubicato in via Candelaro n. 96/G, un immobile di proprietà comunale ceduto dalla Regione Puglia e acquisito al patrimonio comunale con Delibera di C.C. n. 73 del 29.9.2017. La gestione è affidata, a seguito di gara, al Consorzio Aranea, con determina dirigenziale n. 1.239 del 2020; il Centro non è funzionante e non è autorizzato al funzionamento. Con Delibera del C.C. n. 73/2017 è stato demandato al Servizio Patrimonio il perfezionamento ed il completamento dell’acquisizione del cespite. Allo stato attuale non è pervenuto al Servizio sociale alcun riscontro alle numerose richieste inoltrate al Servizio Patrimonio per “conoscere lo stato dell’arte del processo di acquisizione”, al fine di poter avviare la procedura di rilascio dell’autorizzazione al funzionamento. Gli ultimi atti di cui si ha conoscenza risalgono allo scorso mese di giugno”.
“È del tutto evidente – hanno infine chiosato i due consiglieri – che se nella bozza di linee programmatiche che ci è stata fornita non si fa minimamente cenno ai tre interventi e di tanto non parlano né il bilancio né il Documento Unico di Programmazione, la cosa ci preoccupa parecchio. Per questo abbiamo depositato queste interrogazioni per fare definitiva chiarezza sul futuro di queste strutture, che riteniamo molto utili, e dei loro numerosi utenti”.