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L’amore a Vico del Gargano: un rito intramontabile

Il mese di febbraio si veste di rosa in occasione di San Valentino, ma non a Vico del Gargano! Nella settimana valentiniana, in cui si celebrano i sentimenti più profondi dell’amore, Vico del Gargano si colora d’arancio… o meglio di arance! Sembrerà strano, ma è esattamente così. San Valentino, oltre ad essere protettore degli innamorati, lo è anche della natura del luogo ovvero degli agrumi che in spirito religioso e festivo addobbano stradine e vicoli del centro storico della cittadina garganica, di cui lo stesso santo ne è, appunto, il patrono. Tutto ciò ha a che fare con una tradizione molto antica, viva dalla notte dei tempi grazie all’amore che i vichesi nutrono da sempre nei confronti della propria terra. In fondo, oltre a quello delle dolci coppiette di sposi e fidanzati che puntualmente raggiungono la meta romantica per rinnovare le proprie promesse, forse è questo il vero sentimento celebrato.

Il San Valentino di Vico del Gargano è lo stesso santo umbro che nella notte del 14 febbraio 273 d.C. venne decapitato per mano dei romani sotto il dominio dell’imperatore Aurelio, divenendo così protettore degli innamorati. Tuttavia, le sue spoglie raggiunsero la città garganica solo nel 1618 in sostituzione di San Norberto, allora primo patrono locale. A quel punto, i vichesi in “ribellione” per la sostituzione del santo, si rivolsero a Roma. Ma San Valentino operò per tempo con il suo miracolo: tocco con un braccio il capo della delegazione, il quale meravigliato dal gesto condusse immediatamente le reliquie del santo a Vico presso una chiesetta ricolma di arance. Ciò giustifica oggi la prassi della processione della Chiesa Matrice e la tradizione di staccare dall’altare di San Valentino un’arancia benedetta da prestare in dono alla propria amata, il cui succo le fungerà da filtro d’amore. Ma il rito non termina qui! Si prosegue con la visita al “Vicolo del Bacio”, una lunga stradina larga solo 50 cm, già un tempo covo d’amore perfetto per tutti quegli innamorati che solevano rifugiarvisi per scambiarsi dolci parole e gesti romantici.

Non dimentichiamo, infine, che ci si trova nel paese degli agrumi e bere un sorso di quel nettare d’amore è d’obbligo. Allora, come poter mancare alla Sagra dell’Arancia IGP! Nello stesso giorno della festa degli innamorati, Piazza Fuoriporta si gremisce di stand contenenti arance e derivati autoctoni, dalle ottime proprietà nutritive, e dolci di ogni tipo  a partire dalla crostata di arance fino al sorseggio del limolivo. In fin dei conti, nel giorno dell’amore,  un po’ di dolcezza in più non guasta.

Michela Serafino

Operatore culturale nei sistemi turistici e 30 anni di "pugliesità". Fin da bambina ho osservato con curiosità le meraviglie dell'arte. Decidendo di fare della mia passione una professione, sono volata via da Foggia per laurearmi in Scienze dei Beni Culturali e specializzarmi in Turismo, territorio e sviluppo locale presso la Bicocca di Milano. Con i miei primi passi nei musei, ho capito il valore della condivisione del bello con la società.... mai quanto nella mia regione! La mia mission? In quanto educatore museale e guida turistica, ciò che adoro di più è convertire i disinteressati al piacere della scoperta nei musei e alla bellezza della mia città. Il territorio trama con le sue risorse attraverso metodi di comunicazione 4.0 e web marketing (SEO, Socialmedia,...), tali da apportare il giusto contributo alla promozione culturale e turistica, ed io ci sono dentro. Rivolgendomi sia a giovani che ad adulti tra attività e laboratori, i miei racconti si rivolgono a chiunque abbia voglia di conoscere la Puglia, in particolare la Daunia. Il mio cavallo di battaglia? Progettare ed organizzare eventi culturali coordinando, tramite i media, strutture, associazioni ed infrastrutture necessarie per la mobilità e l'ospitalità. Adoro viaggiare, ma soprattutto appassionare della mia terra.

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