Economia

Le associazioni insistono: riqualificare aree dismesse FS

Le associazioni La Società Civile e Capitanata.Neo Aps insistono sul rispetto del protocollo d'intesa tra Comune di Foggia e FS

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Nessun veto all’impianto di pannelli fotovoltaici nelle aeree dismesse delle Ferrovie, oggetto di un protocollo di intesa con il Comune di Foggia per la loro riqualificazione. Si tratta di una vasta area alle spalle della Stazione, su viale Fortore. Quegli spazi poterebbero diventare un ingresso posteriore della Stazione, facilmente raggiungibile dal Villaggio Artigiani, e dai rioni Martucci e Diaz. Una soluzione che decongestionerebbe piazzale Vittorio veneto e alleggerirebbe il traffico del centro, dirottando gli utenti provenienti da via del mare, via Trinitapoli, zona industriale – oltre i citati rioni Diaz e Martucci e Villaggio Artigiani – negli spazi di viale Fortore. La proposta delle associazioni La Società Civile e Capitanata.Neo Aps, anticipata nei giorni scorsi, è stata ribadita ieri dai referenti delle due associazioni Pasquale Cataneo e Lucia Aprile, insieme all’ingegnere Gianfranco Consiglio e al sindacalista Vincenzo Cataneo.

“Una volta la stazione chiudeva la città ma ormai quella zona non è più periferia, ma la stazione con i suoi binari divide la città in due parti, isolando i rioni Martucci e Diaz e Villaggio Artigiani- ha rimarcato l’ingegner Consiglio- È fuori luogo una progettualità che elimina per sempre un secondo ingresso alla stazione ferroviaria. Si può evitare di mettere pannelli a terra, ci sono i tetti, i pannelli. Si può creare un nodo intermodale con delle pensiline per pannelli”.  La proposta è semplice ed a portata di mano: quei pannelli desiderati dal gruppo Ferrovie possono esser impiantati sugli immobili delle FS, sulle pensiline della stazione, sulle eventuali strutture che verranno realizzate in quelle aree. Il secondo accesso alla stazione da viale Fortore con la collocazione di servizi favorirebbe la rianimazione di una vasta area oggi percepita come zona di risulta. Gli attivisti hanno già scritto una lettera al Ministero delle Infrastrutture per denunciare come quel protocollo sia stato disatteso. La loro segnalazione sarà ascoltata anche dal Commissario Cardellicchio, con il quale gli attivisti hanno in programma un incontro il 20 giugno prossimo. Nel frattempo, anche la Regione Puglia ha detto la sua, a proposito del fabbisogno di opere infrastrutturali ferroviarie di interesse statale. Nell’elenco ci sono la stazione AV di Borgo Cervaro, la realizzazione del secondo fronte di stazione nelle aree non più funzionali all’esercizio ferroviario per favorire l’accessibilità territoriale della linea AV/AC, il raddoppio della bretella di interconnessione della linea adriatica AV/AC e la bretella merci.

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