Matteo Di Candia, vittima innocente di mafia
L'uomo fu ucciso in un agguato rivolto al boss Prencipe

L’omicidio di Salvatore Prencipe riporta alla memoria un uomo che morì al suo posto, Il 21 settembre 1999, in un agguato mafioso a Prencipe, rimase ucciso accidentalmente Matteo Di Candia, da poco pensionato, che si trovava in quel bar con alcuni amici, per festeggiare il suo onomastico, quando venne raggiunto dai proiettili, destinati al Prencipe. Di Candia Morì. Mario volpe, un altro avventore del locale, rimase ferito ad un braccio. In quell’agguato Prencipe – inseguito dopo essere uscito frettolosamente dal bar – fu ferito ad un piede. Quaranta i proiettili sparati con una mitraglietta. Qualcuno commentò il tragico episodio affermando che la povera vittima si era trovata nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Ma “non esiste un posto sbagliato o un momento sbagliato per le persone vittime delle mafie: al posto sbagliato ci sono sempre i mafiosi.” Questa frase si legge nella targa che il 21 settembre 2019, in occasione del ventesimo anniversario di quell’efferato episodio, è stata apposta dall’Auser di Foggia nella sede di via Libera 38, che nell’occasione è stata intitolata a Matteo Di Candia.