Screening oncologici a rilento anche in Capitanata

I consiglieri regionali Fabiano Amati, Sergio Clemente e Ruggiero Mennea hanno lanciato l’allarme sui dati degli screening oncologici pugliesi: “Sono vergognosi i dati parziali 2023 degli screening per i tumori alla mammella, colon e cervice uterina. Dati alla mano i consiglieri denunciano che “Nel periodo gennaio-ottobre 2023, a fronte dell’obiettivo di estensione degli inviti al 100% della popolazione bersaglio, la media regionale è del 75,30% per il tumore al seno, lasciando fuori dall’invito 87.527 persone; del 52,75% per il tumore al colon, lasciando fuori dall’invito 277.077 persone; dell’85,3% per il tumore alla cervice uterina, lasciando fuori dall’invito 49.663 cittadini”. Per la provincia di Foggia i dati rilevano che l’obiettivo del 100% degli inviti è fallito, essendo stato inviato al 67,48% per seno, al 47,04% per il colon e all’86,68% per la cervice uterina.
Pronta la replica dell’assessore regionale alla sanità Palese: ” Con riferimento alle affermazioni formulate dai consiglieri regionali di Azione, ritengo doveroso replicare facendo presente che i dati che sono stati da loro forniti si riferiscono all’andamento dei programmi regionali di screening oncologici registrati fino al 30 ottobre, mentre l’obiettivo fissato dalla Giunta regionale, sulla base degli indicatori del Nuovo Sistema di Garanzia del LEA sono annuali e, pertanto, andranno verificati solo all’inizio dell’anno 2024″. Palese ha poi aggiunto che “i toni utilizzati dai consiglieri di Azione risultano offensivi della professionalità, dell’impegno e dei molti sacrifici che gli operatori sanitari, le Direzioni aziendali e la Regione stanno mettendo in atto, nonostante le note carenze di organico e i vincoli imposti dal piano operativo del piano di rientro cui è sottoposta la Puglia”.