Agricoltura

Siccità, da stasera niente acqua della Diga di Occhito per uso agricolo

Coldiretti Puglia: si apre uno scenario critico quanto pericoloso, per il rischio che alcuni campi di pomodoro non arrivino a fine produzione.

[esi adrotate group="1" cache="public" ttl="0"]

FOGGIA – Con il rilascio degli ultimi 2 milioni di metri cubi d’acqua ancora disponibili ad uso irriguo, stasera alle ore 19 chiuderà definitivamente la Diga di Occhito. Alle 21chiuderà anche il nodo idraulico di Finocchito, per garantire l’acqua che resta all’uso potabile. A darne notizia è Coldiretti Puglia, con l’acqua presente nella diga Capaccio che sarà destinata all’area industriale e all’Enplus.

“Si apre così uno scenario critico quanto pericoloso, sia per il rischio che alcuni campi di pomodoro non arrivino a fine produzione, ma a saltare – aggiunge Mario de Matteo, vicepresidente Coldiretti Puglia – saranno i trapianti degli ortaggi autunno vernini, verdure e ortaggi che vengono messi a dimora in questo periodo dell’anno e pronti al consumo in autunno e nella stagione invernale, perché senza acqua le piantine non avrebbero alcuna garanzia di sopravvivenza.”

Intanto, c’è  anche un razionamento di acqua fornita dalle autobotti, con il carico attivo solo in alcune fasce orarie, con il rischio che gli animali nelle stalle – insiste coldiretti Puglia – non abbiano più acqua per abbeverarsi.

E’ calamità in Puglia per la siccità grave e perdurante che sta costringendo gli agricoltori all’irrigazione di soccorso con costi altissimi per il gasolio che serve a tirare l’acqua dai pozzi e rifornirsi con le autobotti, anche per abbeverare gli animali nelle stalle, con i pozzi artesiani  che stanno franando, mentre altri pozzi a falda superficiale, stanno scomparendo, si stanno prosciugando, dopo che la crisi idrica ha determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi – incalza Coldiretti Puglia –  per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle.

A risentire è tutto il settore agricolo nel 2024 divenuto rovente – afferma Coldiretti Puglia – con la frutta e la verdura in campo  bruciate dal solleone e i frequenti incendi a macchia di leopardo in tutta la Puglia. Stanno soffrendo il caldo e la mancanza di acqua gli animali nelle stalle – spiega Coldiretti Puglia – dove le mucche per lo stress delle alte temperature stanno producendo fino al 30% circa di latte in meno rispetto ai periodi normali.

[esi adrotate group="1" cache="public" ttl="0"]