Storie di successo

Storie di successo: Aaron Rutigliano si racconta

Ritorna la nostra rubrica “Storie di successo” che ha l’obiettivo di conoscere meglio le eccellenze “made in Foggia” sparse per il mondo. Abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con Aaron Rutigliano, proprietario e amministratore delegato del Ristorante “Gola Restaurant” che ha sede a Londra. Ecco le sue parole:

Aaron, ripercorriamo un po’ la tua storia. Come mai, da Foggia, sei giunto a Londra diventando di fatto londinese di adozione?

Nel 1998 provai ad entrare in una scuola di graphics design di Milano, ma non passai l’esame d’inglese. Così, dopo due settimane, mi recai a Londra per un viaggio di piacere. Lì trovai una scuola di graphics design e provai a fare il test di ammissione. Ci riuscii senza parlare inglese, sembra una barzelletta ma è vero!

Oggi, il tuo ristorante è frequentato ed apprezzato da tantissime stelle del calcio e non solo. Hai una ricetta segreta?

Di sicuro far sentire tutti a casa subito, ma senza fargli mettere i piedi sul divano! Da “Gola”, come clientela, abbiamo di tutto e di più: principi arabi, cantanti, attori e calciatori a “valanga”. Il segreto, per ogni ristorante, sono un insieme di cose. In primis l’atmosfera, poi il servizio, la musica, il cibo e la passione che metti e che il cliente può percepire stando seduto al tavolo. Alla fine vanno via oltre che sazi e soddisfatti, anche allegri e contenti. Abbiamo almeno tre-quattro clienti che, anche se non hanno fame, pagano per restare al tavolo e lavorare con il computer per un paio d’ore. Il tutto pagando profumatamente.

In Italia, negli ultimi tempi, tantissimi giovani cercano fortuna all’estero. Cosa ti senti di dire a questi ragazzi? Davvero in Italia non c’è più futuro?

La mia terra, la mia amata Italia! Io non credo alle persone che dicono: “non c’è lavoro, non c’è possibilità”. Volere è potere. Ma alla base, se non si possiede un minimo di istruzione diventa tutto più difficile.

Tu sei un rossonero doc. Che idea ti sei fatto sui nuovi acquisti dei Satanelli?

Ottimo mercato in attacco, scadente in difesa. Poi non capisco: come mai il Foggia non utilizza Sarri come primo portiere?

Tra i tanti big del calcio che hai ospitato, chi ti ha colpito di più? E perché?

Ce ne sono stati tanti, con tante storie e situazioni diverse. Mi viene in mente, in particolare, Francesco Totti che cinque anni fa, quando venne per la prima volta, si ricordò di spedire la sua maglia firmata a mio figlio il giorno prima del compleanno.

Cosa rappresenta per te Foggia?

Foggia è la mia scuola di vita. Quando mi dicono “fuggi da foggia” io rispondo sempre: fuggito con foggia nel cuore!

Valerio Palmieri

Giornalista praticante, laureato in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Foggia. Laureato in Filologia moderna con 110 e lode. Da sempre sono appassionato di scrittura e, dopo varie collaborazioni, da gennaio 2017 sono redattore di Foggia Reporter. Mi occupo principalmente di politica, eventi religiosi e interviste. Sono convinto che la comunicazione digitale sia lo strumento più efficace per attuare quella rivoluzione culturale che tanto bene può fare al nostro territorio locale e nazionale.

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