Amiu, La Salandra: delibera giunta comunale Foggia mortifica avvocatura
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FOGGIA – “Chiedo alla Sindaca Episcopo e alla Giunta di revocare immediatamente la delibera n.14 datata 31/01/2025, riguardo l’avvio di verifiche legali in merito al controllo analogo dell’ente su Amiu Puglia, che segue il consiglio comunale monotematico dello scorso 17 gennaio. Si tratta di un atto che mortifica e umilia l’intero mondo dell’avvocatura e non soltanto gli avvocati di Foggia e della Puglia”. Lo dichiara il parlamentare foggiano Giandonato La Salandra.
“Ricordo alla Giunta, che delibera di voler ricorrere alla comprovata esperienza accademica o nel diritto societario, che questa specifica risuona davvero paradossale, considerando che il foro di Capitanata abbonda di professionisti seri e competenti nella materia, anche con esperienze accademiche. Invocare una apodittica imparzialità è paradossale proprio rispetto alle prescrizioni deontologiche forensi che all’art. 9, all’art. 10, e nei successivi del Titolo I del codice deontologico, riconoscono al professionista non soltanto il dovere di lealtà, probità e il dovere di indipendenza, nonché di competenza ma riconoscono all’avvocato il dovere di perseguire sempre gli interessi del cliente. Ogni avvocato è chiamato ad essere “parziale” rispetto proprio agli interessi dello stesso. – prosegue l’on. La Salandra – Qualora, quindi, il Comune di Foggia affidasse l’incarico a qualunque professionista, questi, nel rispetto dei propri doveri deontologici, lo svolgerebbe per salvaguardare gli interessi e i diritti della parte committente che in questo caso è il Comune di Foggia. In tale prospettiva, evocare una imparzialità nelle valutazioni e, presumo, nell’esame dei bilanci di Amiu, se non ha il gusto del mettere le mani avanti per non cadere, lascia comunque intendere o che si chieda ad un avvocato di non perseguire gli interessi del cliente o altro che non riesco a decifrare”.
Ancora, conclude il deputato: “Mi esprimo non solo come parlamentare di questa Repubblica, avendo impegnato me stesso, nel rispetto delle idee e dei ruoli, a mantenere un dialogo aperto con le amministrazioni locali, a prescindere dal colore politico, ma chiedo tale revoca anche e soprattutto come avvocato e come componente della Commissione Giustizia della Camera dei deputati. Non escludo che sarà mio impegno interrogare lo stesso Consiglio Nazionale Forense rispetto al tenore di questo atto, che sembrerebbe essere il primo e finora unico atto vero sull’affair Amiu, un atto di indirizzo che ritengo mortificante e avvilente per i doveri che gli avvocati sono chiamati ad ossequiare nell’esercizio delle loro funzioni, anche verso il cliente, ossia in questo caso la città di Foggia e i foggiani”.