Politica

Verifiche legali su Amiu, Mainiero: ci sono cose che non tornano

Per Mainiero "non c'è nulla da "verificare": che Amiu abbia usato gli utili prodotti dalla unità operativa di Foggia per ripianare le perdite di Bari e per migliorare il servizio nel capoluogo pugliese, lasciando quello di Foggia in uno stato disastroso, è agli atti".

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FOGGIA – Il consigliere comunale Giuseppe Mainiero ha commentato la decisione della Giunta Comunale che oggi ha approvato “un atto di indirizzo che prevede, con un supporto tecnico specialistico, l’avvio di verifiche legali, anche inerenti gli aspetti finanziari in ambito di controllo analogo congiunto, di Amiu Puglia per gli anni 2013-2024”.

Per il professionista, già candidato sindaco, “si tratta di una toppa peggiore del buco, che l’Amministrazione cerca di utilizzare dopo aver scoperto che la Città è letteralmente insorta contro lo spettacolo indecoroso andato in scena nel Consiglio comunale monotematico. Altrimenti non si capisce per quale ragione una decisione così importante non sia stata comunicata all’Aula in quella sede, che era l’occasione giusta ed appropriata per informare l’Assemblea circa l’iter che si intendeva percorrere”.

Secondo Mainiero ” in questa decisione, tesa evidentemente a placare gli animi dei cittadini,  ci sono parecchie cose che non tornano.

In primo luogo non è chiaro per quale ragione il Comune debba conferire l’ennesimo incarico – sempre con i soldi dei cittadini Foggiani – finalizzato a verificare anche “aspetti finanziari” che sono ampiamente noti, essendo contenuti nei bilanci e nelle scritture contabili già depositati, oltre che in una dettagliata informativa dalla Guardia di Finanza da cui è scaturita un’inchiesta penale.

Non c’è nulla da “verificare”: che Amiu abbia usato gli utili prodotti dalla unità operativa di Foggia per ripianare le perdite di Bari e per migliorare il servizio nel capoluogo pugliese, lasciando quello di Foggia in uno stato disastroso, è agli atti. Perché al netto del fatto che questa operazione configuri o meno un reato di natura penale – la cui verifica compete alla Magistratura – l’ambito finanziario non può essere oggetto di discussione. A meno che l’Amministrazione Episcopo non si fidi neppure dei numeri forniti dalla Guardia di Finanza e dunque abbia la necessità di verificarli. Circostanza che sarebbe oltremodo grave.

In secondo luogo sarebbe poi interessante sapere in cosa consisterebbe il “supporto specialistico” che il professionista incaricato (e pagato sempre con i soldi pubblici) dovrebbe assicurare per “l’efficientamento del controllo analogo”. Giacché, come detto nei giorni scorsi, esiste un preciso atto di indirizzo, votato ed approvato dal Consiglio comunale, che ha escluso qualunque forma di esternalizzazione del controllo analogo sulle società partecipate del Comune di Foggia. Indirizzo che in questo modo sarebbe evidentemente disatteso e violato. Non sappiamo se la Sindaca e l’assessore Emanuele ne siano a conoscenza, ma qualcuno dovrebbe informare entrambi.

La Sindaca Tatiana Episcopo e il suo campo largo, invece di rincorrere fantomatiche e improbabili “verifiche”, dovrebbero mettere in campo – anzi, avrebbero dovuto farlo un secondo dopo l’insediamento – un’azione semplicissima: chiedere la convocazione dell’assemblea dei soci e sedersi di fronte al Sindaco di Bari, in rappresentanza dell’altro socio di Amiu Puglia, procedendo alla quantificazione delle risorse sottratte a Foggia e definendo le modalità della loro restituzione. Stop. 

Non c’è bisogno del supporto tecnico di nessun professionista pagato con i soldi dei cittadini. Quel che serve per questo lavoro è tutto nei bilanci e nelle scritture contabili depositati e certificati.

Ciò che deve fare il Comune – conclude Mainiero – è difendere i diritti della nostra città e ottenere il maltolto, non partecipare al “collegio di difesa” di Amiu”.

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