Viaggio in Cina per 24 studenti foggiani

La Via della Seta passa anche da Foggia e, in particolare, dall’istituto comprensivo Notarangelo-Rosati-Giannone-Masi- Ventiquattro studenti dell’istituto foggiano, infatti, sabato partiranno, accompagnati da alcuni docenti e dalla dirigente scolastica Roberta Cassano, per la Cina. Un viaggio frutto di un gemellaggio dell’istituto foggiano con la scuola “High School” n. 67 di Qingdao, città della Cina con 11 milioni di abitanti, che proprio lo scorso anno è venuta a Foggia per un momento di scambio con i colleghi foggiani. Dieci giorni in cui gli studenti del Giannone-Masi-Notarangelo-Rosati visiteranno le grandi metropoli cinesi tra cui Pechino, la capitale politica del Paese e Shanghai, la capitale economica. Visiteranno la Grande Muraglia Cinese costruita nel terzo secolo avanti Cristo e che si estende tra le montagne del nord della Cina. Ma, soprattutto, conosceranno le tradizioni culturali, linguistiche e religiose del popolo cinese. Gli studenti foggiani coinvolgeranno i loro coetanei cinesi anche in attività che rievocheranno le tradizioni degli antichi Dauni, grazie al progetto Daunix, svolto con il Polo Biblio-Museale di Foggia e di Canosa – Sovraintendenza Archeologica.
“Un viaggio – ha spiegato la dirigente scolastica Roberta Cassano – rappresenta sempre un’esperienza di crescita personale e culturale. Un viaggio in Oriente va ben oltre ogni aspettativa: luoghi, persone, culture, lingua sono del tutto lontani dai topos Occidentali. Condividere le esperienze legate anche a quei gesti della quotidianità, quali consumare un pasto, recarsi in luoghi abituali della scuola o della città, permette per un verso di riflettere sulle nostre radici culturali, per altro verso di conoscerne altre, fuori dagli stereotipi usuali. Per i nostri ragazzi sarà un’avventura, che arricchirà significativamente le loro vite e ne allargherà gli orizzonti culturali. Torneranno a casa con incredibili storie da raccontare e con la piena consapevolezza, che solo la conoscenza diretta di una cultura può dissipare ogni forma di stereotipia e di pregiudizio”.
