Premio nazionale per la migliore produzione scientifica a ricercatore dell’Università di Foggia
remiato ricercatore di Medicina Interna dell'Università di Foggia, dott. Moris Sangineto. La soddisfazione del Direttore Gaetano Serviddio: “Questo prestigioso riconoscimento consolida il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche come polo di eccellenza per gli studi clinici traslazionali e innovativi.”

FOGGIA – Moris Sangineto, ricercatore di Medicina Interna del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Foggia, diretto dal professore Gaetano Serviddio, ha vinto il prestigioso premio “Giovani Ricercatori SIMI, Mario Condorelli 2024”.
L’ambito riconoscimento, intitolato ad una delle più grandi figure della medicina interna italiana, è stato conferito a Rimini nell’ambito del 125° congresso della Società Italiana di Medicina Interna (SIMI), uno dei più importanti appuntamenti annuali per la comunità scientifica italiana. Il congresso, che si è contraddistinto per la presenza di relatori di alto profilo scientifico, ha riunito duemila partecipanti, tra cui giovani ricercatori, accademici e medici che si occupano di diagnosi, trattamento e gestione delle patologie internistiche con un’attenzione particolare all’innovazione e al miglioramento delle pratiche cliniche.
Il premio “Giovani Ricercatori SIMI Mario Condorelli” viene conferito su selezione competitiva a giovani ricercatori under 40, che si siano distinti per la qualità di lavori scientifici eseguiti completamente in centri Italiani negli ultimi cinque anni.
I lavori scientifici del Dott. Moris Sangineto sono stati interamente condotti presso l’Unità di Epatologia del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Foggia, sotto la direzione del prof. Gaetano Serviddio. Le sue ricerche si concentrano principalmente sullo studio delle alterazioni metaboliche e bioenergetiche, l’infiammazione e la disfunzione mitocondriale in corso di malattie non trasmissibili ad alto impatto sociale come la steatosi epatica, la malattia di Alzheimer, l’infezione da virus dell’epatite C e l’infezione da SARS-CoV-2. Questi studi sono l’espressione di un approccio multidisciplinare in cui hanno contribuito ricercatori di base, ricercatori clinici, bioinformatici e statistici afferenti al Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche in un contesto di collaborazione internazionale che favorisce lo sviluppo di ricerca ad alto potenziale tecnologico e l’attrazione dei giovani scienziati europei.
“Sono onorato di aver ricevuto questo prestigioso premio che rappresenta un importante riconoscimento del lavoro svolto, ma anche e soprattutto uno stimolo nel continuare a perseguire l’eccellenza nella ricerca scientifica consapevole dell’impatto che essa può avere nel migliorare la qualità delle cure offerte ai nostri pazienti. Ringrazio la Società Italiana di Medicina Interna, in particolare il Presidente, prof. Giorgio Sesti e la Commissione per questa opportunità; un ringraziamento sentito al prof. Gaetano Serviddio e ai colleghi del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche per il prezioso supporto e la collaborazione.” Ha dichiarato il dott. Moris Sangineto.