Viaggi e turismo

Le Guide di Foggia: Pietramontecorvino

Pietramontecorvino – Storie e misteri aleggiano sotto gli archi gotici di Terravecchia, che da sempre protegge il paese più roccioso di Puglia.
Pietramontecorvino, il borgo bizantino scavato nella roccia, dove miti e leggende rafforzano il legame con il passato.
“Pietra”, come tutti la chiamano, nacque sulle sue stesse ceneri, accogliendo i profughi di Montecorvino raso al suolo dalle invasioni del re Ruggero nell’anno 1000.
Oltrepassando la gotica Port’Alta; la torre normanna, le chiese, gli archi dei vicoli rimandano alla memoria la vita di Torrevecchia, all’apice del paese dove la vista ovviamente è mozzafiato.

Arco di Port’Alta – Ph. Credit: Antonia Conte

Circondata da 1800 ettari boschivi, torrenti e corsi d’acqua, i luoghi da visitare sono molteplici tra natura ed arte.
Il Castello dalla torre quadra, la Chiesa di Santa Maria Assunta dagli interni barocchi e la scalinata settecentesca, il Palazzo Ducale, la romanico-normanna Santa Annunziata e il Torrione, fanno di Torrevecchia un unico blocco monumentale caratterizzato da un impianto urbanistico ad anello tutto intorno all’abitato da cui fuoriesce odore di legna arsa al camino in inverno e ginestre in estate, mischiandosi per tutto l’anno agli allettanti profumi delle cucine di cui case in tufo si aggrappano alla roccia tutt’intorno.
Vi sono alcune dimore che addirittura si arroccano in “vecchie” torri lungo la strada tortuosa che di un tratto porta alla Chiesa di San Biagio, una sorta di appendice della Cattedrale.

Campanile dalla cupola biznatina – Ph. Credit: Borghi Più Belli d’Italia

E’ tutto lì, racchiuso come in un guscio di lumaca, protetto da una chiocciola che pare voglia solcare il cielo con i chiaroscuri giallo-verdi della cupola bizantina.
Il mondo di Pietramontecorvino è prezioso dentro e fuori le mura e si rivela in un borgo degno di prestigio tale da essere scoperto in lunghe passeggiate per le campagne assolate attraverso il Bosco di Sant’Onofrio all’ombra della “Sedia del Diavolo“, le aree paludose della “Pila del Ladro”, strade viticole e deserte.  
E se Pietramontecorvino è uno dei Borghi Più belli d’Italia con tanto di bandiera arancione del Touring Club Italiano, ci sarà pur una buona ragione!

“Sedia del Diavolo” sul Montecorvino – Ph. Credit: Gramho.com

I turisti qui non si stancano mai e tutto l’anno è un brulicare di gente che si lascia incantare dalle meraviglie di questo posto che segreti non ha…o forse si..!
Anche l’enogastronomia vuole la sua parte ed è per questo che qui il pancotto si cucina con un ingrediente speciale, il peperone, mentre i cauzune, oltre al cioccolato, sono ripieni di ceci o castagne.
Piatti della tradizione che derivano da riti pagani e pastorali che si congiungono alla celebrazioni mariane fatte di nastri multicolori e fazzoletti appesi a bastoni di legno per richiedere grazie e protezione.

Fonte: Favia, P., Houben, H., Toomaspoeg, K., “Federico II e i cavalieri teutonici in Capitanata: recenti ricerche storiche e archeologiche : atti del Convegno internazionale”, Congedo, 2012.
Mongiello, L., “Nuclei urbani di Puglia: analisi e rappresentazione degli articolati insediativi”, Adda, 1999.

Michela Serafino

Operatore culturale nei sistemi turistici e 30 anni di "pugliesità". Fin da bambina ho osservato con curiosità le meraviglie dell'arte. Decidendo di fare della mia passione una professione, sono volata via da Foggia per laurearmi in Scienze dei Beni Culturali e specializzarmi in Turismo, territorio e sviluppo locale presso la Bicocca di Milano. Con i miei primi passi nei musei, ho capito il valore della condivisione del bello con la società.... mai quanto nella mia regione! La mia mission? In quanto educatore museale e guida turistica, ciò che adoro di più è convertire i disinteressati al piacere della scoperta nei musei e alla bellezza della mia città. Il territorio trama con le sue risorse attraverso metodi di comunicazione 4.0 e web marketing (SEO, Socialmedia,...), tali da apportare il giusto contributo alla promozione culturale e turistica, ed io ci sono dentro. Rivolgendomi sia a giovani che ad adulti tra attività e laboratori, i miei racconti si rivolgono a chiunque abbia voglia di conoscere la Puglia, in particolare la Daunia. Il mio cavallo di battaglia? Progettare ed organizzare eventi culturali coordinando, tramite i media, strutture, associazioni ed infrastrutture necessarie per la mobilità e l'ospitalità. Adoro viaggiare, ma soprattutto appassionare della mia terra.

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